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Rugby
L’Italia terrorizza Twickenham, ma l’Inghilterra si salva 18-11
L’Italia più bella mai vista a Twickenham fa tremare la lanciatissima Inghilterra, che si salva nel secondo tempo da degli azzurri orgogliosi e volenterosi come avevamo visto soltanto contro la Francia. Finisce 18-11, probabilmente di più non si poteva fare, ma per il morale è una ‘sconfitta onorevole’ comunque diversa dalle altre, perché restituisce a Brunel una squadra di nuovo equilibrata e compatta.
Inghilterra subito avanti al 4′, con un piazzato di Toby Flood dopo un fallo del nostro pacchetto di mischia. Azzurri fin da subito indisciplinati e su un calcio libero di Flood Venditti rischia di fare harakiri: l’aquilano è bravo ad evitare la touche, ma nel tentativo di liberare i propri 22 trova Brown, che fortunatamente non riesce a schiacciare in meta. Banda Brunel concentrata e attenta nei punti d’incontro, ma ancora troppo fallosa; ancora Flood può comodamente allungare al 15′ per il 6-0. Italia che, però, riesce ad entrare in partita, riuscendo ad ottenere un piazzato trasformato da Orquera. Il primo spunto interessante dei nostri, però, è al 19′: da touche, Parisse serve magistralmente Zanni, che nel tentativo di ridare l’ovale al capitano incappa in un ‘in avanti’, che il replay dimostrerà non esserci. La reazione degli inglesi è veemente e l’intensità sale definitivamente alle stelle; al 23′ una buona azione multi-fase nei nostri 22 porta Flood ad un passo dalla meta. Solo l’intervento di Masi riesce a tenere alto il mediano dei Tigers, che sciupa una ghiotta occasione. Partita dura, ne risente Castrogiovanni che al 29′ è costretto a cedere il posto a Cittadini. Al 30′ la seconda sciocchezza italica del match: Ugo Gori prova un grubber per sé stesso nella propria metà campo, ma l’intercetto di Flood costringe il nostro n°9 all’ostruzione e all’inevitabile cartellino giallo. L’Italia, però, è viva e si mantiene in linea di galleggiamento, anzi, prova anche ad affacciarsi nella metà campo dei Leoni, ma senza successo. In mischia, intanto, è una battaglia durissima, il pack azzurro stenta e concede un altro penalty a Flood, che non sbaglia. L’ultima azione inglese del tempo è sfiancante per la nostra difesa, messa alle strette dalla caparbietà e dalla fisicità degli uomini in maglia bianca; un fuorigioco regala a Flood altri tre punti, con cui si chiude il primo tempo sul 12-3.
L’inizio della ripresa non è dei più incoraggianti, con l’apertura inglese che aggiunge allo score altri 3 punti. Qualcosa, però, è cambiato fra gli uomini di Brunel e lo si nota dalla prima mischia: Cole si stappa, punizione per Orquera che accorcia sul 15-6. E’ un’Inghilterra diversa, intimorita, con Care che ne dà la prova evidente con un up&under completamente sbagliato e intercettato da Zanni nei 22; ovale trasmesso ad Orquera, che inventa un pregevole cross-kick all’ala per la corrente McLean; meta Italia, 15-11. Orquera non centra i pali con una difficile conversione. Leoni appannati, la mischia azzurra sembra aver aggiustato il tiro e mette sovente in difficoltà il pack inglese. Un break di Venditti porta ad un penalty importante per Orquera, ma il mediano zebrato sbaglia malamente il tentativo di mettere ancor più pressione ai rivali. Gli uomini di coach Lancaster cercano di ritrovare la loro classica solidità e al 60′ ci riescono, con un’azione insistita che costringe l’Italia a una strenua difesa e ad un inevitabile fallo, che il cecchino Flood converte nel 18-11. L’Italia, però, non molla di un centimetro, fugando tutti i dubbi su un possibile calo fisico. Un eccellente McLean prova a contrattaccare in campo aperto, ma i sostegni sono tardivi e l’azione si conclude con un nulla di fatto. Solo una squadra in campo, inglesi con le spalle al muro e il terrore si espande fra il pubblico di Twickenham. Al 75′ un’azione stoica sui 5 metri inglesi non porta alla marcatura pesante, per quella che sarebbe stata una meta meravigliosa. Il minuto 77 potrebbe essere quello decisivo, ma la touche azzurra è intercettata da Lawes. L’ultima azione è dei nostri, ma gli inglesi riescono a salvarsi sul 18-11 da una grandissima Italia.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com