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Basket, Olimpiadi Rio 2016: Stati Uniti-Serbia, dalla finale mondiale a quella olimpica

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Ancora una volta Stati Uniti e Serbia si incontrano in una finale. Due anni fa era stata quella mondiale, mentre stasera (prima palla a due alle 20.45) il palcoscenico sarà ancora più importante perchè si tratta dell’ultimo atto delle Olimpiadi di Rio 2016.
Terza finale olimpica consecutiva per Team USA, mentre per la Serbia è una prima volta da stato indipendente, visto che in precedenza come Yugoslavia aveva vinto l’oro del 1980 e altre tre medaglie tra il 1984 e il 1996 (due argenti e un bronzo).

Stati Uniti alla caccia del terzo oro di fila, con Carmelo Anthony che sogna di diventare il giocatore con più medaglie e titoli olimpici della storia della nazionale. Attualemente la stella dei New York Knicks ha messo al collo il bronzo di Atene e i due ori di Pechino e Londra.
Americani ovviamente favoriti, in virtù di un cammino finora perfetto e che non ha conosciuto passi falsi. Dal momento che è iniziata la fase ad eliminazione diretta Durant e compagni hanno certamente alzato il loro livello di gioco, soprattutto in fase offensiva ed infatti sono arrivate due vittorie convincenti e senza mai rischiare con Argentina e Spagna.

Una nazionale statunitense diversa dunque dal girone iniziale, nel quale le due nazionali si sono affrontate. Una partita che era stata molto equilibrata e vinta per soli tre punti (94-91) dalla squadra di coach K, ma con Bogdan Bogdanovic che ha avuto la possibilità d pareggiare e mandare la sfida agli overtime. Molto più netto, però, fu il successo nella finale iridata del 2014: in quella occasione non ci fu davvero partita, con gli americani che demolirono i serbi 129-92.

Una Serbia che ha comunque le sue possibilità questa sera, ma che dovrà ovviamente giocare la partita perfetta. Certamente la squadra di Djordjevic è in crescita e le belle vittorie con Croazia ed Australia ne sono una prova. Il vantaggio dei serbi è quello di non avere pressione, di essere “spacciati” e dunque di giocare con la mente libera. Tanto o quasi tutto dipenderà dal rendimento Milos Teodosic, che è il faro e la mente di questa squadra, ma anche dal lavoro sotto i tabelloni di Miroslav Raduljica, che dovrà cercare di stare attento con i falli perchè appare l’unico in grado di contenere Cousins e Jordan.

Il pronostico è tutto per gli Stati Uniti, ma c’è la possibiltà di assister ad una splendida finale, che può anche essere equilibrata e che può regalare una delle più incredibili sorprese di queste Olimpiadi.

 

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Credit Photo: Fiba Basketball Twitter (Fiba.com)

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