Pallanuoto
Pallanuoto, Fabio Conti IN ESCLUSIVA: “Risultati come questo non vengono per caso. Setterosa la più grossa sorpresa del torneo!”
Quella del Setterosa è stata una delle medaglie azzurre più emozionanti conquistate a Rio 2016. Un argento dal peso specifico dell’oro, come si è più volte evidenziato, il giusto premio a coronamento di quattro anni caratterizzati da: seria programmazione, entusiasmo trascinante, coesione e comunione d’intenti esemplari, crescita costante, tangibile. Abbiamo raggiunto telefonicamente la Guida (assolutamente non solo tecnica…) di questo gruppo di ragazze straordinarie, simpatiche e vincenti: Fabio Conti. Gli abbiamo “rubato” 15 minuti di meritato relax post-olimpico e di doveri familiari ma, come sempre, si è dimostrato disponibilissimo e pronto a condividere con tutti gli sportivi italiani i suoi pensieri, le sue sensazioni e, soprattutto, quelle emozioni indelebili che solo l’Azzurro intenso sa dare… Buona lettura, Cari Amici di OA Sport!
Dopo cinque giorni trascorsi dal già indimenticabile 19 agosto 2016, quali sono le sensazioni, le emozioni, i pensieri che ancora affollano piacevolmente mente e animo del CT del Setterosa che ha fatto innamorare gli italiani?
“La cosa più bella, a parte realizzare che sei ‘a medaglia’, che ti sei giocato una finale olimpica, è la consapevolezza della totale positività del percorso compiuto per arrivarci, perché risultati come questi non vengono mai per caso. Un podio agli Europei, uno ai Mondiali ed uno alle Olimpiadi: abbiamo raccolto la massima soddisfazione dopo un cammino vincente”.
Ora possiamo dirlo: eri partito dall’Italia certo che la tua squadra avrebbe potuto giocarsi l’oro olimpico?
“La certezza di vincere non c’è mai, ma la certezza di aver lavorato bene per farlo, sì, quella c’era. Non si stava andando in Brasile ‘improvvisando’ e poi mi tranquillizzava molto lo spirito battagliero di queste ragazze straordinarie. A loro ho solo detto di andare a Rio per disputare sei finali con la consapevolezza di potercela giocare con tutte fino in fondo e non mi hanno deluso…”.
Il gap da questi super-Stati Uniti, l’unica compagine in grado di battervi dopo un filotto di cinque entusiasmanti vittorie consecutive, è colmabile? Se sì, come?
“Certo che è colmabile. Bisogna fare le stesse cose fatte in questo quadriennio meglio, cioè con più ‘quantità’, intensità, organizzazione. Partendo da due punti-chiave: maggiore collaborazione con i club, quindi anche migliore coordinamento con Campionati, Coppe, eccetera. E la certezza chiamata Federazione, con cui la comunione di intenti è stata totale, ricevendo via libera ad ogni nostra richiesta. E’ stato fondamentale vedere i ‘piani alti’ convinti ed entusiasti del nostro modus operandi, una convinzione ‘umana’ e materiale che ci ha permesso di lavorare assolutamente al meglio, soprattutto nell’ultimo, decisivo periodo di avvicinamento ai Giochi”.
A tuo parere, quali sono state la squadra più sorprendente e quella più deludente del torneo a Cinque Cerchi?
“La sorpresa il Setterosa, senza dubbi! Le controprestazioni sono state tante, potrei dire quella dell’Ungheria Campione d’Europa in carica, deludente è stata anche la Spagna, ma la squadra da cui tutti si aspettavano molto di più è l’Australia. Non dimentichiamo che australiane, statunitensi, cinesi, in parte le stesse ungheresi e le assenti alle Olimpiadi, Canada e Olanda, hanno condiviso un progetto eccezionale che ha previsto la ‘convivenza collegiale permanente’ delle giocatrici della Nazionale negli ultimi tre anni… Ci sono Federazioni che le hanno addirittura raccolte in un unico club, pur di farle giocare sempre insieme fino a Rio. E, per l’Italia, aver preceduto a fine corsa tali squadre è ulteriore motivo di grande orgoglio”.
Due bandiere come Tania Di Mario e Teresa Frassinetti hanno salutato la Nazionale; ora avrai a disposizione una rosa totalmente under-30 in cui le più “anziane” (Cotti-Radicchi) compiranno 28 anni a dicembre. Il Setterosa che verrà manterrà quest’ossatura con l’innesto di qualche giovane leva? E chi saranno le leader su cui poter puntare per il prossimo quadriennio?
“La Federazione già prima delle Olimpiadi aveva rinnovato la fiducia a me e Sandro (Campagna, ndr), quindi in vista del prossimo quadriennio olimpico, la mia ‘politica’ sarà la stessa del dopo-Londra: si riaprono le selezioni per la Nazionale che dovrà giocarsi, stavolta, la qualificazione a Tokyo 2020. Chiaramente faranno parte del gruppo di partenza tutte coloro che hanno costituito l’ossatura del Setterosa d’argento a Rio, ma ognuna di loro dovrà guadagnarsela la riconferma. A tal proposito, va assolutamente sottolineata la costante e proficua sinergia con Paolo Zizza, CT della Juniores azzurra e mio fidato collaboratore il quale sta facendo un ottimo lavoro con le giovani leve che dovranno entrare sempre più frequentemente nel giro della Nazionale maggiore. Tania e Teresa sono state delle ‘colonne’ in questi anni, ma sappiate che il ruolo di leader viene da sé, non si può attribuire… I miei Setterosa hanno sempre dimostrato che non può esistere un solo leader riconosciuto, bensì certezze per ruoli e personalità. Per fare solo degli esempi, Rio ha dimostrato a tutti che Aiello centroboa è una certezza, che Emmolo e Queirolo sono maturate definitivamente a livello di personalità, che Garibotti e Bianconi sono le nostre mani calde, che abbiamo portieri ancora giovani su cui poter contare, e tanto altro… Certo, potrà succedere che le prime due stagioni del nuovo corso siano avare di soddisfazioni, pazienza, i frutti si raccolgono nel medio-lungo periodo, lavorando sodo e con convinzione”.
Ora un po’ di meritato riposo…da dove e quando si riparte?
“A metà ottobre scatta il Campionato, ma le giocatrici impegnate avranno modo di scendere in vasca prima, con qualche ‘test agonistico’, mentre ai primi di settembre ci sarà un collegiale della Nazionale. Inoltre, dall’11 al 18 settembre la Juniores (nate ’97 e seguenti) sarà impegnata agli Europei a L’Aia, in Olanda, dove anch’io sarò presente”.
Nuove Di Mario, Frassinetti, Gorlero, Garibotti, Radicchi, Bianconi, e così via, crescono. Sicuramente bene, in nome di un solo comune obiettivo: confermare il Setterosa ai vertici della pallanuoto mondiale.
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: profilo FB Fabio Conti