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Atletica, Diamond League Losanna 2016: Kendricks batte Lavillenie, Ortega su McLeod, sfrecciano Thompson e Martina

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A pochi giorni dalla fine dei Giochi Olimpici di Rio 2016, le stelle dell’atletica internazionale sono tornate a darsi battaglia a Losanna, per l’undicesima tappa stagionale della Diamond League. Di seguito la terza ed ultima parte dei risultati del meeting Athletissima.

SALTO CON L’ASTA MASCHILE – Bronzo olimpico, lo statunitense Sam Kendricks ha conquistato il successo stabilendo il nuovo record del meeting a 5.92 metri. Niente da fare, invece, per Renaud Lavillenie: il leader della corsa al diamante ha chiuso ancora secondo, con un deludente 5.72 metri e tre errori a quota 5.80 metri. Il polacco Piotr Lisek ha chiuso la prova esattamente a pari merito con il francese.

100 METRI FEMMINILI – Dominatrice della velocità a Rio, la giamaicana Elaine Thompson si è confermata senza rivali nella prova della distanza più breve, mettendo a segno un ottimo 10″78. La leader della classifica generale ha staccato tutte le altre concorrenti, con le statunitensi Jenna Prandini (11″11) e Morolake Akinosun (11″16) che hanno completato il podio.

400 METRI OSTACOLI FEMMINILI – Dopo la bella prestazione che le ha regalato il titolo olimpico, la statunitense Dalilah Muhammad ha ottenuto una nuova vittoria con il tempo di 53″78. Alle sue spalle si è classificata la leader della corsa al diamante, la britannica Eilidh Doyle (54″45), mentre terza è la campionessa europea in carica, la danese Sara Petersen (54″98).

SALTO IN ALTO MASCHILE – Unico capace di saltare i 2.35 metri, Mutaz Essa Barshim si è aggiudicato la vittoria della gara. L’atleta del Qatar ha approfittato degli errori dei suoi tre avversari, tutti fermi a 2.32 metri, ma con errori diversi: secondo posto per il britannico Robbie Grabarz, terzo per lo statunitense Erik Kynard, solo quarto per l’ucraino Bohdan Bondarenko, sempre primo nella classifica di Diamond League.

SALTO IN LUNGO FEMMINILE – Terza ai Giochi Olimpici e campionessa europea in carica, la serba Ivana Španović ha ottenuto la vittoria grazie ad un secondo salto da 6.83 metri. Prima nella graduatoria di lega, la ventiseienne di Zrenjanin ha fatto meglio della britannica Lorraine Ugen (6.71 m) e della russa Daria Klishina (6.50 m), unica rappresentante del suo Paese autorizzata a gareggiare. Solo quinta la fresca campionessa olimpica Tianna Bartoletta: la statunitense si è fermata a 6.46 metri.

110 METRI OSTACOLI MASCHILI – Stesso podio olimpico, ma con le prime due posizioni invertite: il cubano naturalizzato spagnolo ha infatti vinto in 13″11 davanti al giamaicano Omar McLeod (13″12), mentre terzo ha chiuso, proprio come a Rio 2016, il francese Dimitri Bascou (13″25). Il suo connazionale Wilhem Belocian è giunto quarto con lo stesso crono, stabilendo il primato personale.

1.000 METRI MASCHILI – Su questa distanza non tradizionale è stato il gibutiano Ayanleh Souleiman ad impressionare con il suo 2’13″49, nuovo primato nazionale: alle sue spalle ben tre kenioti, con Robert Biwott (2’13″89) e Jonathan Kitilit (2’13″95, personal best) che hanno fatto meglio del favorito Asbel Kiprop (2’14″23, personal best).

200 METRI MASCHILI – Tornato in pista dopo il quarto posto dei 100 metri, l’olandese Churandy Martina ha stabilito il nuovo primato olandese in 19″81, approfittando di un vento solo leggermente favorevole (+0.4 m/s). L’antillano si è imposto davanti al panamense Alonso Edward (19″92) ed al giamaicano Julian Forte (20″16).

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giulio.chinappi@oasport.it

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