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Sollevamento Pesi
Sollevamento pesi: Rio 2016 un successo, rotta su Tokyo
Il settimo posto conquistato da Mirco Scarantino e il sesto di Giorgia Bordignon alle Olimpiadi di Rio 2016 non possono che soddisfare tutto il movimento del sollevamento pesi italiano. Il nisseno, ancora giovane, può puntare verso Tokyo per quella che sarebbe la sua terza Olimpiade mentre la compagna di squadra ha sfruttato al meglio quella che potrebbe essere stata la grande occasione della sua carriera.
In vista di Tokyo 2020, l’Italia attualmente sembrerebbe in grado di presentare una squadra completa in campo maschile. Oltre Mirco Scarantino, che negli ultimi anni è stato la punta della nazionale guadagnando la convocazione per la prova a Cinque Cerchi, è cresciuto molto Nino Pizzolato, già settimo agli scorsi Mondiali nella categoria fino a 85 chilogrammi, dove era di fatto il più giovane in gara. Per i risultati, avrebbe probabilmente meritato di vestire la maglia azzurra anche a Rio ma con un solo posto a disposizione nel settore maschile la federazione si è trovata nella scomoda posizione di dover effettuare una scelta tra lui e Scarantino. Nel prossimo quadriennio, e in particolare quando inizieranno le prove di qualificazione per le Olimpiadi, la squadra dovrà provare a salire di colpi per riuscire a conquistare più quote in vista dei prossimi Giochi, sperando che altri giovani crescano per raccogliere risultati importanti (tra questi, il più pronto potrebbe essere Mirko Zanni, classe 1997 e già medagliato alle Olimpiadi giovanili).
Sembra meno florida, attualmente, la situazione in campo femminile. Nonostante un livello medio della squadra potenzialmente più alto, potrebbe mancare una vera e propria punta di diamante per affrontare il prossimo quadriennio. Genny Pagliaro e la stessa Bordignon avranno rispettivamente 32 e 33 anni a Tokyo, un’età ormai avanzata e alle loro spalle ancora non si vede una possibile erede. In quattro anni possono però cambiare tante cose e lo insegna proprio Bordignon che nelle ultime stagioni grazie ad un cambio di categoria è riuscita a fare un salto di qualità notevole proprio a ridosso di Rio 2016.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: FIPE