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Judo: la parabola ascendente di Elios Manzi

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Di Elios Manzi, noi di OA Sport ne abbiamo iniziato a parlare da diversi anni: oggi ventenne, il talentuoso judoka siciliano è sulla strada giusta per confermare quanto aveva fatto vedere nelle categorie giovanili, e gli anni a venire sono tutti dalla sua parte dopo essere stato il più giovane dei judoka azzurri presenti alle Olimpiadi di Rio 2016.

Nato il 28 marzo 1996, Elio Manzi si fa notare per la prima volta ai Campionati Italiani cadetti del 2011, ottenendo la medaglia di bronzo. Nello stesso anno incomincia a frequentare i tatami del circuito europeo di categoria e, dopo due podi, conquista due medaglie d’oro in Romania e Germania. Se i segnali di un grande talento ci sono tutti, è ai Campionati Europei cadetti di Malta dove Manzi fa parlare di se, sbaragliando al concorrenza fino a battere in finale il francese Walide Khyar, oggi campione continentale tra i senior. Al titolo europeo fanno poi seguito l’argento dell’EYOF, dove Khyar si prenderà la sua rivincita, e quello dei Mondiali di categoria.

L’anno successivo, con il passaggio dalla categoria 50 kg alla 55 kg, Manzi si piazza terzo ai Campionati Italiani junior e si conferma dominatore a livello continentale, aggiudicandosi tre tappe dell’European Cup ed andando a vincere addirittura una prova del circuito junior, nella città ungherese di Paks. Nel 2013 si laurea campione italiano cadetti e disputa tre finali in European Cup, vincendone due, prima di presentarsi agli Europei di Tallinn, dove conquista il suo secondo titolo continentale. All’EYOF si classifica questa volta terzo mentre, come nella precedente edizione, è argento iridato.

Nel 2014 inizia la sua avventura nella categoria 60 kg, passaggio importante trattandosi della divisione di peso più bassa nel programma senior. In questa stagione Manzi conquista ben due titoli italiani, iniziando l’anno con la medaglia d’oro junior e chiudendolo con la vittoria agli assoluti. Nel 2015, alle prese con qualche infortunio e con la maturità, il siciliano salta quasi tutti la stagione, ma a fine anno si conferma campione italiano assoluto.

Quasi senza speranze per la qualificazione olimpica, Manzi inizia il 2016 con una incoraggiante medaglia di bronzo all’European Cup di Sofia. L’esplosione definitiva avviene però agli Europei di Kazan’, dove l’azzurro conquista un’insperata medaglia di bronzo, battendo atleti più esperti e quotati, compreso il georgiano Amiran Papinashvili, campione continentale nel 2013. Sarà poi la vittoria del Grand Prix di Almaty a regalargli la qualificazione olimpica, successo arrivato quando l’unico risultato utile per andare a Rio era proprio la medaglia d’oro.

Riassumendo la giovane carriera di Elios Manzi abbiamo potuto mettere in evidenza come la sua parabola sia tutt’ora in fase ascendente: per il ventenne le cose migliori devono ancora arrivare e le prossime stagioni saranno tutte per lui, con il chiaro obiettivo di raggiungere il suo apice proprio in occasione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

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Immagine: EJU

giulio.chinappi@oasport.it

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