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Vuelta a Espana 2016: Gesink trionfa sull’Aubisque. Quintana attacca, Froome resiste

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Finalmente lo spettacolo alla Vuelta a España 2016! La quattordicesima tappa, caratterizzata da 193 chilometri, quattro Gpm di prima categoria con arrivo sull’Aubisque non ha deluso le attese: vittoria per l’olandese Robert Gesink dopo una splendida salita finale e mutamenti importanti anche in ottica classifica generale, con il britannico Simon Yates che ha attaccato a 40 chilometri dal traguardo mentre Nairo Quintana e Chris Froome, i più forti in salita, si sono dati battaglia sull’ascesa finale con il colombiano che ha provato più e più volte a levarsi il britannico di ruota, senza alcun esito positivo.

Dopo le prime battute si sono avvantaggiati, a seguito quasi di una frattura del gruppo, 41 atleti: Ruben Fernandez, Dani Moreno e Jose Joaquin Rojas (Movistar), Deniele Bennati (Tinkoff), David Lopez (Team Sky), Tejay Van Garderen (BMC), George Bennett, Victor Campenaerts e Robert Gesink (Lotto NL Jumbo), Simon Gerrans, Jens Keukeleire e Magnus Cort Nielsen (Orica – BikeExchange), Dario Cataldo (Astana), Kenny Elissonde, Odd Christian Eiking e Alexandre Geniez (FDJ), Haimar Zubeldia e Julien Bernard (Trek – Segafredo), Jan Bakelants e Quentin Jauregui (AG2R – La Mondiale), Alberto Losada e Egor Silin (Katusha), Bart De Clercq e Sander Armée (Lotto Soudal), Gianni Meersman (Etixx – Quick Step), Moreno Moser, Pierre Rolland e Davide Villella (Cannondale – Drapac), Omar Fraile e Jacques Janse van Rensburg (Dimension Data), Mathias Frank e Larry Warbasse (IAM Cycling), Mattia Cattaneo (Lampre – Merida), Romain Hardy e Rudy Molard (Cofidis), Christoph Pfingsten (Bora-Argon 18), Pello Bilbao, Hugh Carthy e Sergio Pardilla (Caja Rural-Seguros RGA), Romain Sicard e Pierrig Quemeneur (Direct Energie).

Fuga delle grandissime occasioni, con nomi interessanti al suo interno tanto da costringere il Team Sky ad imporre un ritmo più che discreto nella prima fase della tappa per non lasciar scappare questo tentativo. I tanti corridori presenti davanti e in particolare la Orica-BikeExchange hanno tenuto un ritmo sostenuto e la squadra britannica ha potuto semplicemente limitare i danni e arrivare ai piedi del Col de Marie-Blanque (9 chilometri al 7,5% con scollinamento a poco meno di 40 dall’arrivo) con 6′ di ritardo. Su questa salita il gruppo dei fuggitivi si è ridotto in maniera sostanziale e al comando sono rimasti sei atleti, mentre a 40 chilometri dal traguardo ha attaccato Simon Yates, che sulla sua strada ha trovato i compagni Haig, Keukeleire, Cort Nielsen e Gerrans che lo hanno aiutato sulle ultime rampe della salita e nel falsopiano precedente l’Aubisque arrivando a guadagnare anche più di un minuto e mezzo sul gruppo maglia rossa.

Bennett, Silin, Bakelants, Elissonde, De Clercq e Bernard sono stati i primi ad iniziare l’Aubisque, con il russo che sin da subito ha alzato il ritmo. Dal gruppetto alle loro spalle è tornato sotto con grande veemenza Robert Gesink, riportatosi sulla testa della corsa a 7 chilometri dal traguardo con De Clercq, Elissonde e Bernard già staccati. Poco dopo l’olandese ha attaccato nuovamente e il solo Bakelants è riuscito a prendergli la ruota.

In gruppo la Movistar, preoccupata da Yates, ha cominciato a sostenere il Team Sky proprio ai piedi dell’ultima ascesa, limitando il guadagno del britannico ad una novantina di secondi. Nel gruppo dei migliori la forte andatura forzata nelle prime salite della tappa ha di fatto costretto le squadre degli uomini di classifica a squagliarsi ben prima delle fasi finali. Tra questi, Nairo Quintana (Movistar) ha attaccato due volte staccando tutti i rivali, con Chris Froome (Team Sky) supportato solo da Kennaugh che non è riuscito a rispondere immediatamente, salvo poi riportarsi sulla ruota del colombiano dopo circa un chilometro. 

A 3 chilometri dalla conclusione Elissonde, già vincitore di una tappa alla Vuelta nel 2013, ha ripreso la coppia di testa ed se n’è andato da solo con Gesink, alla ricerca della vittoria sfumata nel finale ai Lagos de Covadonga. Questi due atleti si sono guardati troppo e da dietro è rientrato anche Silin proprio in concomitanza con l’ultimo chilometro. Gesink ha lanciato una volata lunghissima, insostenibile per gli altri e sufficiente per andarsi a prendere la prima vittoria della carriera in un grande giro. Alle sue spalle Elissonde e Silin, mentre Yates è arrivato a 39” di distacco facendo un grande salto in avanti in classifica generale.

Nel gruppo, invece, Quintana ha portato scatti a ripetizione, staccando tutti tranne Froome, che ogni volta è riuscito a rispondere al leader della classifica generale, incapace di imporre un ritmo regolare e costante che non li ha portati a guadagnare in maniera importante su Contador. Quintana ha provato ancora in volata a guadagnare su Froome, con il britannico che non ha concesso neanche un metro in vista della cronometro di settimana prossima che potrebbe cambiare le carte in tavola: questi due atleti sono arrivati ad 1’47” dal vincitore, preceduti tra gli altri anche da Esteban Chaves (Orica-BikeExchange), 33” più avanti, e Leopold König (Team Sky), a 2” dal colombiano. Contador ha perso una ventina di secondi, mentre tra gli altri uomini di classifica hanno perso terreno Alejandro Valverde, letteralmente naufragato, e Michele Scarponi (Astana), a 2′ da Quintana.

Quintana dopo il risultato odierno mantiene 54” di vantaggio su Froome.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: By Victor van Werkhooven (Own work) [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons

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