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Ciclismo, Paralimpiadi Rio 2016: il trio Zanardi-Podestà-Mazzone cerca il bis, Porcellato per stupire
Domani gareggeranno in squadra – finalmente – per creare simbolicamente un mostro dell’Italia sportiva: mettete insieme tre campioni olimpici e del mondo e vedrete cosa succederà. Oggi, intanto, i fuoriclasse del ciclismo azzurro cercheranno altre gioie individuali alle Paralimpiadi di Rio 2016. E non è detto che con le prove in linea non possa arrivare un’altra splendida tripletta.
Alex Zanardi, Luca Mazzone e Vittorio Podestà ieri hanno dominato le rispettive gare a cronometro. Il primo, personaggio 49enne che ha bucato lo schermo in Italia e all’estero, ha aperto il triplete di ori poi diventato una manita grazie ad Assunta Legnante (atletica) e Beatrice Vio (scherma) con l’affermazione più sofferta, raggiunta in rimonta dopo essere passato terzo a 18 secondi dalla vetta a metà gara nella categoria H5. Il secondo nella H2 si è preso il primo titolo a cinque cerchi della carriera: in passato ci aveva provato anche nel nuoto (due argenti a Sydney 2000), dimostrando una notevole polivalenza a discapito delle 45 primavere. Il terzo (H3) ha inflitto oltre un minuto di vantaggio a tutti i rivali e, a 43 anni, è il veterano dell’handbike azzurra tanto da aver contagiato con la stessa passione proprio il fuoriclasse Zanardi durante un fortuito incontro in un autogrill.
Tre campioni del mondo che, dopo gli ori a cronometro, cercano dunque il bis nella corsa in linea: saranno ovviamente marcati da tutti gli avversari ma quando accelerano sanno far male. E nella categoria H1-2-3-4 femminile si vedrà pure Francesca Porcellato, medaglia di bronzo contro il tempo per il podio nella terza specialità diversa alle Paralimpiadi tra sport estivi (atletica, da Seul 1988 ad Atene 2004) e invernali (sci di fondo, Vancouver 2010). A 46 anni la veneta – anche lei iridata in carica – non vuole smettere di stupire. Sarà poker? L’Italia sogna.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Federciclismo