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Roma 2024, Giovanni Malagò replica a Virginia Raggi: “Meritavamo rispetto. Niente sprechi, la sua mozione è copiata da Wikipedia”

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Deciso e commosso. Arrabbiato e deluso. Lucido e spiritoso. Giovanni Malagò si prende la standing ovation del Salone d’Onore del Coni e dei giornalisti presenti nella conferenza stampa lampo organizzata in risposta al no alle Olimpiadi di Roma 2024 ufficializzato a metà pomeriggio dal sindaco della città capitolina Virginia Raggi.

RITARDO – “Abbiamo chiesto un incontro alla sindaca prima della manifestazione olimpica di Rio, nel mese di luglio, poi non siamo riusciti perché c’erano altri impegni da parte loro – spiega Malagò in merito al ritardo odierno della Raggi -. Abbiamo chiesto un incontro dopo le Olimpiadi e prima delle Paralimpiadi, ma non hanno trovato il tempo per incontrarci. Al ritorno dalle Paralimpiadi abbiamo chiesto un nuovo incontro. Tutto questo è facilmente documentabile da infiniti sms con il vice sindaco e con lettere ufficiali protocollate. Ieri, dietro un sollecito di questo incontro sulla base anche di scadenze formali per il dossier del 7 di ottobre, ci è stato risposto che era meglio organizzare un incontro tecnico. Abbiamo dato subito disponibilità per le 19 di ieri al Campidoglio. L’appuntamento è terminato dopo le 23. Sono stati sviscerati molti tempi del dossier. E’ stato un incontro propositivo e onesto. E’ stato chiesto poi dalla sindaca un incontro istituzionale alle 14.30 di oggi. Abbiamo dato disponibilità, nella giornata di oggi ho smontato la mia agenda per dare la giusta importanza all’incontro concesso dalla sindaca. Ma è stato curioso perché abbiamo visto che la sindaca aveva fissato una conferenza stampa alle 15.30. Un’ora ci sembrava molto poco per questo argomento, ma per rispetto istituzionale siamo andati e in molti ci hanno visto. Ci hanno fatto accomodare nel salottino del sindaco, c’era il suo portavoce e abbiamo cominciato a parlare del più e del meno. Intorno alle 14.50 ho chiesto notizie della sindaca e ci è stato detto che stava arrivando. Abbiamo ripreso a parlare e intorno alle 15 ho chiesto ulteriori notizie. E’ stata chiamata e ha detto che stava arrivando, causa impegno istituzionale. Le agenzie hanno visto la sindaca uscire alle 13.15 da quell’impegno. Alle 15.07, dopo 37 minuti, ci siamo detti che se la sindaca ci voleva dare un po’ di considerazione avremmo meritato un po’ di tempo e rispetto in più e siamo andati via“.

NIENTE SPRECHI – Virginia Raggi nella sua conferenza stampa ha parlato di Olimpiadi del mattone del cemento. Malagò ha risposto così: “Il mondo dello sport non appartiene ad alcun partito politico. Dobbiamo rimanere laici, trasversali, indipendenti. C’era l’unanimità per la candidatura ed eravamo forti di una precisa delibera dall’amministrazione comunale, con il sostegno pieno del governo italiano, della regione e del presidente della Repubblica. Il mondo dello sport ha fatto semplicemente quello che doveva fare. E lo ha fatto forte di una premessa: noi siamo candidati perché sono cambiate le regole del gioco. Ho sentito la conferenza stampa della sindaca e mi è dispiaciuto che non sia stato ricordato che se non ci fosse stato l’avvento di Thomas Bach alla presidenza del Cio nessuna città d’Italia, né oggi né a breve termine, poteva pensare di candidarsi. L’Agenda 2020 ha ridisegnato le candidature per evitare gli errori del passato. Forti di quell’esperienza hanno deciso di dare una caratterizzazione diversa a chi si candida. Recuperare quello che hai, completare l’abbandonato, realizzare impianti temporanei, elasticizzare il più possibile coinvolgendo altre città del paese, avere un’impronta ecologica, fare di tutto per abbassare il budget e soprattutto non confondere opere olimpiche con opere che potrebbero essere strumentalizzate con le Olimpiadi. Il budget di Roma 2024 era minore del budget di Sochi 2014, che erano invernali e necessitavano di molti meno impianti. Sono anni che studiamo le carte e tutto sarebbe stato fatto per evitare le truffe, altro che Olimpiadi del mattone e del cemento. Gli amministratori comunali erano stati votati per garantire la trasparenza. Si è tirato in mezzo Pietro Mennea, un mio caro amico: era contro a quelle Olimpiadi, ma era favore a queste Olimpiadi. Il resto sono strumentalizzazioni“.

WIKIPEDIA – Dura la replica del numero uno del Coni alle parole del sindaco romano sul ritiro delle candidature di Amburgo e Boston. “Noi non dobbiamo organizzare le Olimpiadi, siamo solo il comitato promotore. Bisogna sapere quello di cui si parla. Amburgo non era mai stata candidata. Boston ugualeDo un consiglio a Virginia Raggi: è meglio se non presenta la mozione di cui ha parlato. Si può trovare su Wikipedia, e parla di città ritirate che non si sono mai presentate… A differenza di altri, io so bene di quello che parlo quando si parla di Olimpiadi. Era l’occasione per dimostrare che c’era la possibilità di sistemare quelle cose che tutti sanno non c’è possibilità di risolvere senza un progetto come quello della candidatura olimpica“.

L’ULTIMO APPELLO – “Abbiamo vinto la Ryder Cup 2022 di golf per la credibilità del Comitato Olimpico. Tutto esiste perché ci sono le Olimpiadi. Non si vuole quel tipo di Olimpiadi? Ma anche noi! Siamo d’accordo. Diciamo le stesse cose. Mi scuso con tutte le persone che hanno lasciato il lavoro per credere in questa avventura e questo lavoro oggi rischia di finire qui. C’è tempo fino a febbraio per modificare il dossier, non c’è nessun problema per noi a farlo. A ottobre bisogna solo dire se si può andare avanti, poi c’è tutto il tempo per modificare e parlarne. Ieri siamo stati convocati alle 14.30 di oggi e abbiamo aspettato fino alle 15.07. Allora è tutto predisposto…“, la chiosa di Malagò.

 

 

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Twitter: @FCaligaris

Foto da: Wikipedia

4 Commenti

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    25 Settembre 2016 at 21:07

    Ogni opinione a riguardo era lecita purché fosse supportata dalla conoscenza dei fatti e da valide argomentazioni. Cosa che la Raggi, col suo comportamento vile e cafone, non ha certo dimostrato. Comportamento oltretutto condito da una serie di balle colossali che dimostrano nessun rispetto verso un interlocutore con opinioni diverse dalle sue. Proprio un bel campionario, non c’è che dire…

    • Gabriele Dente

      25 Settembre 2016 at 21:11

      …per non parlare del fatto che prima si è dichiarata contraria all’organizzazione dei grandi eventi (come l’olimpiade) e poi, davanti al nuovo presidente dell’Uefa, ha dichiarato esattamente il contrario!

  2. Luca46

    21 Settembre 2016 at 19:59

    Ho sentito l’intervento di Malagò alla domenica sportiva. Parlava di investimenti, di spese 0 o comunque sostenibili, di trasparenza di aree da riqualificare e di strutture anche e soprattutto per i disabili. Io credo che vedendo com’è la situazione degli impianti sportivi in Italia non c’è bisogno delle olimpiadi. Se le idee ci sono e sono buone l’Italia è piena di aree da riqualificare e di strutture da migliorare. Pensiamo per esempio ai velodromi da costruire o risistemare e da una pista da ricostruire per gli atleti dello slittino, bob e skeleton, solo per fare due esempi veloci. Come si suol dire se si chiude una porta si può aprire un portone ed in questo caso il portone sarebbe bello grande. Se qualcuno voleva investire nello sport basta solo che sposti la mira. Io penso che siccome questa cosa di Roma era già ben avviata e probabilmente già si respirava una aria di vittoria evidentemente c’è adesso il problema che qualche mazzetta è già stata pagata, qualcun’altra andrà restituita e tante altre salteranno. Insomma un gran bel casino. Se però Malagò pensa al bene dello sport azzurro di cose da fare ce ne sono in ogni dove, basta solo rimboccarsi le maniche. Qui si vogliono sempre fare le cose al contrario. Gli inglesi prima hanno rilanciato lo sport e poi hanno organizzato i giochi. A prescindere dal fatto che quello britannico è un paese che funziona e i giochi se li può permettere, prima di organizzare i giochi dobbiamo tornare ai fasti del ciclismo su pista e dell’atletica. Non è pensabile per un paese come il nostro organizzare i giochi nello stato in cui versa l’atletica italiana.

  3. pizzoumbro

    21 Settembre 2016 at 18:13

    Bravaaaaaaaaaaaaaaaa Raggi!!!!

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