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F1, GP Americhe 2016: Rosberg e Hamilton attesi dal rodeo di Austin. Il Cavallino deve inseguire…

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Il Mondiale 2016 di F1 sembra aver preso la strada per la Germania, non solo per ciò che concerne il titolo Costruttori già vinto dalla Mercedes, ma soprattutto per i 33 punti di vantaggio di Nico Rosberg su Lewis Hamilton, a quattro gare dal termine.

Il non più “timido” figlio di Keke è sempre più vicino a vincere il suo primo alloro iridato in carriera: gli basterebbero tre secondi ed un terzo posto per diventare matematicamente Campione. Nell’ultima corsa di Suzuka, Nico ha centrato l’ennesimo successo della stagione (9), precedendo sul podio Max Verstappen su Red Bull ed il compagno di squadra.

In Giappone il tedesco ha controllato la gara dall’inizio alla fine, senza che il primo posto fosse mai messo in discussione dagli altri rivali. Hamilton si è “suicidato” con una partenza ancora una volta negativa ed ha ottenuto il massimo possibile, limitando i danni e mettendosi ora nella scomoda condizione di dover sempre precedere il team mate sotto le prossime quattro bandiere a scacchi (e non è detto che questo basti…).

Dal Paese del Sol Levante, il Circus si sta spostando negli Stati Uniti, tappa ovviamente decisiva per capire se le ultime chances di Hamilton di rimontare siano concrete o no. Il Circuito delle Americhe ha debuttato solo nel 2012 ma è già diventato uno dei tracciati preferiti da parte dei piloti della F1; grazie ai forti dislivelli naturali, offre un’ampia visuale agli spettatori e un emozionante rodeo ad alta velocità ai drivers

Quella di Austin, meglio nota come COTA (Circuits of the Americas), è una pista di ultima generazione situata nei pressi della capitale del Texas. È una pista permanente, studiata appositamente per la Formula 1: il progetto venne condotto dal solito Hermann Tilke. Dal punto di vista del disegno, il circuito presenta diverse caratteristiche di particolare interesse: il primo settore, un segmento ricco di curve veloci che esaltano l’aerodinamica delle vetture e dove si può fare realmente la differenza rispetto agli avversari.

Una sequenza di curve che ricorda il settore centrale del tracciato di Silverstone, in particolare la serie Maggotts-Becketts-Chapel. A contrapporsi ai curvoni veloci di inizio pista, c’è il secondo settore che, invece, esalta le doti delle Power Unit, per via del lungo rettilineo sul quale solitamente avvengono numerosi sorpassi. L’ultima parte della pista, infine, è una sequenza di curve a media velocità unita ad un lungo curvone ad alta percorrenza.

L’anno scorso trionfò Lewis Hamilton, che proprio ad Austin si laureò Campione del Mondo per la terza volta in carriera, seconda consecutiva. Sul podio andarono anche Nico Rosberg e Sebastian Vettel, protagonista di una grande rimonta da fondo-gruppo dopo la penalità inflittagli per la sostituzione del motore. Quella del 2015 fu una gara molto avvincente per via della pioggia (nel corso del weekend, a tratti, fu autentico nubifragio…) che rese imprevedibile la pista.

E le Rosse di questo ottobre 2016? La corsa di Suzuka ha evidenziato delle buone potenzialità in casa Ferrari, anche se a finire nella gogna è stata ancora una volta la strategia attuata ai box del Cavallino. Sebastian Vettel ha tagliato il traguardo in quarta posizione, con venti secondi di distacco dal leader Rosberg. Quinta piazza per il finlandese Kimi Raikkonen, che ha tenuto dietro Daniel Ricciardo ed una Red Bull in stato di grazia. Vettel ha anche fatto registrare il giro più veloce della gara.

Come si diceva, le colpe del mancato podio Ferrari sono state accollate tutte agli strateghi di Maranello, i quali hanno deciso di allungare lo stint di Vettel, concedendogli le gomme soft solo per l’ultima parte di gara. Una mossa che, col senno di poi, ha costretto Seb a cedere la terza posizione a Lewis Hamilton. Il Cavallino è ancora a quota zero vittorie stagionali ed il secondo posto tra i Costruttori si è maledettamente allontanato (Red Bull a +50); in sostanza, deve sempre, dovunque e comunque inseguire. Con vista 2017…

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giuseppe.urbano@oasport.it

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