Pallavolo
Volley, SuperLega – L’esplosione di Nelli nel big match: vinto il duello con Zaytsev, con Giannelli il futuro dell’Italia ma lo Zar è insostituibile
Il big match giocato ieri ha probabilmente rappresentato uno dei primi e più importanti spartiacque nella carriera di Gabriele Nelli. Già da qualche stagione si sente parlare un gran bene di questo opposto, cresciuto nel vivaio di Trento (dal 2009 è tesserato per la società dolomitica), coccolato da chi si è trovato tra le mani questa promessa della nostra pallavolo.
Una crescita costante, senza forzare la mano, tanto lavoro in palestra per essere pronto quando contava davvero. Quella appena iniziata doveva essere la stagione dell’esplosione di questo classe 1993 (spegnerà 23 candeline il prossimo 4 dicembre) e per il momento le promesse sembrano essere mantenute. È ancora presto per parlarne con toni trionfalistici, una rondine non fa certamente primavera ma le premesse dimostrate nelle giovanili (medaglia d’oro agli Europei juniores 2012, bronzo ai Mondiali U21 nel 2013 e U23 nel 2015) si stanno confermando anche in SuperLega.
Già lo scorso anno, quando ne aveva avuto l’occasione, si era sempre fatto trovare preparato da coach Stoytchev, uno dei grandi guru internazionali che aveva lanciato anche il fenomeno Giannelli. La rima tra il cognome di Simone e quello di Gabriele è scontata: Giannelli-Nelli potrà essere la diagonale del futuro della nostra Nazionale.
Non era facile mantenere la calma nella super sfida contro la corazzata Perugia nel primo incontro di cartello della stagione nel massimo campionato italiano di volley maschile. Nelli è stato determinante, segnando 17 punti con i quali ha trascinato i compagni verso un successo fondamentale, cercato a ripetizione da Giannelli. Il tutto a 2 giorni di distanza dal buon match giocato contro Latina (MVP nel recupero della quarta giornata).
Il tutto in faccia a Ivan Zaytsev, l’opposto più forte in Italia, il nostro indiscusso trascinatore, protagonista alle Olimpiadi che ieri è incappato in qualche errore di troppo non riuscendo a regalare un epilogo diverso alla sua Perugia. Lo Zar giocherà in posto 4 ancora per qualche settimana poi quando rientrerà Atanasijevic verrà spostato di banda, il suo nuovo ruolo quantomeno nel club. Che questa strada possa essere percorsa anche con l’Italia? Siamo solo a fine ottobre ed è davvero presto per parlarne.
Zaytsev per il momento è insostituibile e non si può mettere in discussione: è un talento naturale, ha trascinato l’Italia in svariate occasioni, è l’uomo copertina, la sua tecnica è incredibile, la sua potenza in attacco e il suo servizio sono i motori della Nazionale e di Perugia. Ivan ha solo 28 anni e un futuro radioso ma l’alternativa Nelli è da prendere in considerazione.
In tutto questo Luca Vettori ha confezionato una buona prestazione venerdì sera, spiccando contro Vibo Valentia dopo un paio di esitazioni nelle precedenti uscite. Nel conto opposti va sempre preso in considerazione.
Annotiamo anche che Trento ieri ha giocato con 5 italiani in campo: Giannelli-Nelli, capitan Filippo Lanza di banda, Daniele Mazzone al centro, Massimo Colaci il libero. Non è record perché in questa stagione abbiamo ammirato anche un 6 su 7 con lo schiacciatore Oleg Antonov in campo (ieri c’era lo sloveno Tine Urnaut) e l’unico intruso era il centrale belga Simon Van De Voorde.
(foto Legavolley)