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Tennis, Masters 1000 Parigi-Bercy: Paolo Lorenzi doma Paire e interrompe la giornata nera degli italiani

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Paolo Lorenzi approda al secondo turno del Masters 1000 di Parigi-Bercy sconfiggendo il francese Benoit Paire con lo score di 6-4 7-6(4) in un’ora e mezza di gioco. Il senese, inoltre, riscatta parzialmente una giornata iniziata in modo pessimo per i colori azzurri, considerate le nette disfatte subite da Fabio Fognini e Andreas Seppi contro Pablo Carreno Busta e Joao Sousa. Al prossimo round sarà opposto all’uruguaiano Pablo Cuevas, sedicesimo favorito del seeding e beneficiato di un bye nel primo round.

L’azzurro si presentava al confronto odierno avendo vinto entrambi gli scontri diretti contro il francese, disputati rispettivamente ad Acapulco nel 2013 e a Vienna nel lontano 2012. In avvio Lorenzi riesce subito a mettere in difficoltà il suo avversario ottenendo il break già nel terzo game, complice anche una scelta sciagurata del transalpino che sul 15-40 decide di interrompere lo scambio per via di un rovescio del senese giudicato lungo e segnalato invece come buono da Hawk-Eye. L’andamento della partita prosegue tranquillamente on serve fino al 4-3, quando Paolo sventa la prima potenziale situazione di pericolo in un turno di battuta nel quale Paire aveva insidiato l’italiano spingendosi sul 30-30. Al momento di chiudere il set, il numero uno d’Italia non accusa la minima titubanza nonostante l’iniziale svantaggio di 15-30, e archivia la frazione dopo 33 minuti grazie all’ennesima prima vincente sul diritto molto falloso del francese.

L’incipit del secondo parziale vede il completo dominio dei giocatori al servizio, tant’è che si assiste ad un solo punto in risposta nei quattro games inaugurali, con Lorenzi capace di impattare sul 2-2 30-30 senza avere tuttavia quello spunto che avrebbe messo il suo avversario letteralmente spalle al muro. Il numero 45 del ranking sale progressivamente di livello e si guadagna la prima palla break dell’incontro, ma il senese si conferma solidissimo non permettendo all’insidioso Paire di prendere un abbrivio che sarebbe potuto diventare assai pericoloso. L’occasione appena mancata, tuttavia, non si ripercuote sul rendimento discontinuo del 27enne di Avignone, il quale regge bene e commette molti meno unforced rispetto al set di apertura, tanto da approdare sul 5-4 avendo concesso la miseria di cinque punti complessivi in ribattuta. Il tiebreak rappresenta dunque il fisiologico ed inevitabile epilogo di una frazione davvero molto equilibrata, dove nessuno dei due ha mai dato l’impressione di avere nel serbatoio l’accelerazione decisiva per prevalere sull’altro. Nel cosiddetto jeu decisif, i due contendenti si scambiano un minibreak a vicenda e al cambio campo il punteggio segna 3-3, preludio ad un fantastico assolo del tennista azzurro che inanella quattro degli ultimi cinque punti e mette in cascina la partita.

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Foto: Tonelli per Federtennis

 

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