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Taekwondo, il talento di Ana Ciuchitu a metà tra Italia e Moldavia

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La Nazionale italiana di taekwondo potrebbe aver trovato un nuovo talento cristallino. Il condizionale è d’obbligo, perché la situazione burocratica di Ana Ciuchitu appare piuttosto complessa.

Classe 1999, la giovane moldava arriva in Italia con la famiglia nel 2011 e si stabilisce a Brescia, dove entra a far parte della Taekwondo Leonessa. “La notai subito. Lei all’epoca combatteva nel taekwondo Itf, non quello olimpico. Si tratta di due discipline completamente diverse, ma il cambio è stato quasi naturale“, ha spiegato il suo allenatore Roberto Bonetti.

Ana è un talento precoce e comincia a mettersi in mostra seriamente già nel 2015, quando conquista il Dutch Open nella categoria Youth, prima di un doppio argento per la Moldavia agli Europei juniores ed Under21.

A gennaio del 2016 ha preso parte alla prima competizione tra le Seniores, niente meno che le qualificazioni alle Olimpiadi di Rio 2016. Un torneo che ha visto Ciuchitu battere atlete di spessore come la svizzera Nina Klaey e l’olandese Joyce van Baaren, prima di arrendersi in semifinale per 5-3 alla tedesca Rabia Guelec. A 16 anni, dunque, Ana si è trovata ad un solo incontro dal pass olimpico. Un’impresa (sfiorata) non da tutti.

Qualche giorno fa, gareggiando nella categoria Seniores dei -62 kg sotto la bandiera italiana, si è aggiudicata il Serbia Open, battendo tra l’altro ai quarti per 8-4 Daniela Rotolo, bronzo agli Europei 2016 di Montreaux e certamente uno dei talenti azzurri più cristallini.

Ana Ciuchitu, dunque, è italiana o moldava? Ad oggi, potrebbe gareggiare solo per la Moldavia, non essendo in possesso della cittadinanza italiana (potrà richiederla nel 2017, al compimento del 18° anno di età). Proprio il suo Paese d’origine, attraverso il Presidente della Federazione di Taekwondo, Igor Iuzefovici, le aveva promesso qualche mese fa un contratto quadriennale verso Tokyo 2020. Una proposta, nei fatti, rimasta disattesa. Di recente è stato chiesto ad Ana di trasferirsi in Moldavia per gli allenamenti, tuttavia senza alcuna garanzia dal punto di vista economico. L’atleta, in accordo con la famiglia, ha rifiutato.

E l’Italia? “La Federazione potrebbe cercare di accelerare le pratiche per la cittadinanza, anche se ha già investito molto in Daniela Rotolo e Natalia D’Angelo nella stessa categoria di peso, quindi bisogna vedere se ci sarà interesse a farlo. Sarà importante che Ana si faccia notare con i risultati“, ha spiegato Bonetti.

Secondo l’allenatore bresciano, ci troviamo di fronte ad una potenziale predestinata: “In Serbia ha battuto delle professioniste, lei invece ha dei ritmi da amatore: si allena solo tre volte alla settimana e va a scuola. Non oso pensare cosa potrà fare quando potrà dedicarsi solo al taekwondo. Io credo che abbia qualcosa di speciale, poi chiaramente dipenderà da lei, nello sport niente è automatico. Al Preolimpico era emozionata, ha combattuto solo al 20% del suo potenziale e, ciò nonostante, per un soffio non è andata a Rio. Ora parteciperemo a due tornei in Croazia ed a Parigi. Sarà importante confermare i risultati“.

federico.militello@oasport.it

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