Equitazione
Equitazione, Salto Ostacoli. Bengtsson domina a Doha e conquista il Longines Global Champions Tour. Lorenzo De Luca ottavo, male gli altri azzurri
Il Longines Global Champions Tour 2016 parla svedese. È Rolf-Goran Bengtsson a conquistare il trofeo, mettendo in mostra tutto il suo straordinario repertorio nell’ultima decisiva gara in Qatar. Il 54enne scandinavo, in sella al suo fantastico destriero Casall, ha ottenuto la matematica certezza della vittoria del trofeo sin dalla prima manche, quando i due errori commessi dalla sua rivale, l’australiana Edwina Tops Alexander, hanno tenuto fuori quest’ultima dal round B, a cui hanno avuto accesso i migliori 18 della graduatoria.
Bengtsson, tuttavia, non si è accontentato del trofeo più importante e, dopo due manche senza errori, ha deciso di portare a casa pure il successo nella tappa di Doha con un barrage praticamente perfetto, legittimando un trionfo meritatissimo a cui era andato vicino diverse volte negli ultimi anni (4° nel 2011, 2° nel 2012, 2° nel 2014, 3° nel 2015). Alle sue spalle in Qatar si sono piazzati i due tedeschi Daniel Deusser con First Class van Eeckelghem e Meredith Michaels-Beerbaum con Fibonacci. Lo svedese si è portato a casa anche due ricchi montepremi: la vittoria a Doha gli ha fruttato 148.500 euro, mentre il successo finale nel Longines Global Champions Tour gli ha consentito di incassare 294.500 euro.
Poche le soddisfazioni per i colori azzurri nell’ultima tappa della competizione. Il migliore è Lorenzo De Luca, ottavo con Ensor de Litrange LXII, autore di due percorsi netti nelle prime due manche, ma costretto a incassare un punto di penalità sul tempo, un sospiro che gli è costato l’esclusione dal barrage nonostante una prestazione complessivamente quasi impeccabile. Peggio di lui hanno fatto Alberto Zorzi (22°) su Fair Light van’t Heike ed Emanuele Gaudiano (24°) con Caspar 232, entrambi costretti a lasciare il parterre a causa di un errore nella prima manche. Piergiorgio Bucci, infine, si è piazzato al 29° posto, ma si è presentato in Qatar senza il suo cavallo migliore, Casallo Z, montato Ugano de Coquerie con il chiaro obiettivo di far incamerare esperienza al suo giovane baio.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: FISE