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Ciclismo su pista, Coppa del Mondo Glasgow 2016: conferme per un’Italia sempre più ambiziosa

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Lo spettacolo del ciclismo su pista, questo fine settimana, ha entusiasmato il pubblico britannico di Glasgow (Scozia), dove si è svolto il primo atto della Coppa del Mondo. Tante specialità, tante medaglie assegnate e tante emozioni hanno arricchito una tre giorni in cui i colori italiani hanno ben figurato, pur senza eccellere particolarmente. Lo sport della bicicletta si conferma, dunque, un settore in fermento per l’Italia che, con vari giovani dal potenziale enorme, potrà in futuro raccogliere soddisfazioni. Una sola la medaglia arrivata da Oltremanica, quella del quartetto dell’inseguimento a squadre femminile.

Elisa Balsamo, Maria Giulia Confalonieri, Simona Frapporti e Francesca Pattaro hanno condotto un torneo a dir poco eccezionale. In testa già dopo le qualificazioni con 4’24’566, le azzurre sono scese in seconda piazza durante il primo turno ma ciò gli ha comunque permesso di giocarsi contro la Francia l’accesso alla finalissima, poi vinta dalle britanniche. Nell’atto conclusivo, le ragazze di Dino Salvoldi sono state in testa fin dal primo giro ma, a circa tre quarti di gara, qualcosa si è inceppato nei meccanismi e si è creato un buco tra la seconda e la terza azzurra, rallentando così il treno italiano e avvantaggiando le padrone di casa. Un secondo posto da cui tuttavia si può ripartire e che non cancella le performance di qualifica.

Altro grande risultato per il Bel Paese lo hanno ottenuto Simone Consonni e Francesco Lamon che hanno concluso l’americana al quarto posto, arricchita dalla vittoria dell’ultimo sprint. Nell’ultimo giorno, poi, ha brillato anche la stella di Simona Frapporti, quinta nell’omnium. Dopo essere arrivata quinta nelle prime due prove (scratch e corsa tempo), Simona è calata di ritmo rimanendo fuori dai giochi prematuramente nell’eliminazione. Forse proprio questo l’ha fatta reagire, disputando una finale corsa a punti tutta all’attacco riuscendo a rimontare fino al quinto posto della classifica generale. La lombarda inoltre ha gareggiato nell’inseguimento individuale: sesta (3’39’’841), a soli 8 decimi dalla possibilità di correre la finalina per il bronzo. Molto bene anche la giovanissima Gloria Manzoni, impegnata nella specialità del keirin, abile ad entrare nella gara che ha deciso le posizioni dalla settima alla dodicesima piazza.

Non da meno è stato il quartetto maschile (Alex Buttazzoni, Davide Plebani, Lamon e Consonni), settimo dopo aver battuto i russi nella lotta per le posizioni di rincalzo.

giuseppe.bernardi@oasport.it

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 Foto: Fabio Pizzuto
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