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Hockey ghiaccio, Euro Ice Hockey Challenge Budapest 2016: troppe ingenuità per l’Italia in Ungheria

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Un’Italia a corrente alternata quella vista all’Euro Ice Hockey Challenge di Budapest. Gli azzurri nella capitale magiara hanno chiuso il torneo all’ultimo posto perdendo contro Austria e Polonia e vincendo ai rigori contro la Corea del Sud. Sono tre i principali proplemi riscontrati nella giovane selezione scelta da coach Stefan Mair.

  1. Penalità. Troppe, sopratutto nella prima partita contro i vicini di casa austriaci che hanno saputo sfruttare al meglio l’uomo in più. L’uscita dal campo di Luca Frigo nel primo drittel ha infatti permesso a Stefan Ulmer di sbloccare il risultato. Stesso copione per il raddoppio austriaco.
  2. L’incapacità di far male nonostante il gran numero di conclusioni costruite. Questo è avvenuto contro Austria e Polonia: 33-30 a favore dell’Italia con i primi e 35-34 sempre per gli azzurri contro i polacchi. Sopratutto in quest’ultima partita gli azzurri hanno dominato per due terzi di gara, non riuscendo tuttavia a struttare occasioni come la doppia superiorità per oltre un minuto e mezzo nel secondo drittel.
  3. Continuità e tenuta mentale. Nonostante il doppio vantaggio acquisito con buone trame di gioco contro la Corea del Sud, il team tricolore è letteralmente crollato nell’ultimo drittel, non riuscendo a tenere a bada le sortite asiatiche. Terzo drittel in cui l’Italia è riuscita a tirare in porta in appena due occasioni.

Se il Blue Team non esce bene dal torneo ungherese, può sorridere invece la Corea del Sud che continua il suo processo di crescita in vista del torneo a cinque cerchi casalingo. 3-2 il risultato a favore degli asiatici che battono gli ungheresi grazie alle reti di Sang Hoon Shin, Min Ho ChoMichael Owen Swift. Il terzo posto è andato invece all’Austria, brava a prevalere 2-0 sulla Danimarca.

francesco.drago@oasport.it

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Foto Carola Semino

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