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Nuoto
Nuoto, Gran Premio Italia 2016 – Le pagelle: Federica Pellegrini infinita, Silvia Scalia super, Fabio Scozzoli e Filippo Magnini “Gli immortali”
Si è concluso da qualche ora il meeting di nuoto di Massarosa (LU), ultimo evento prima dei Mondiali di vasca corta a Windsor (Canada), programmati dal 6 all’11 dicembre, ed è tempo di valutazioni e pagelle per questa seconda ed ultima giornata del Gran Premio Italia 2016 di nuoto.
LE PAGELLE
Federica Pellegrini 8: Fa il tris coi 100 stile libero, scendendo abbondantemente sotto i 53″ e facendo meglio dell’anno scorso nello stesso periodo. Una Federica sempre più convincente, animata da spirito di rivalsa dopo le Olimpiadi di Rio, e desiderosa di affrontare i Mondiali di vasca corta col massimo impegno.
Silvia Scalia 8: Il crono di 57″76 le vale il nono tempo nel ranking mondiale dei 100 dorso. Una prestazione importante per l’atleta dell’Aniene, in versione super in questo meeting, col biglietto per Windsor in mano.
Fabio Scozzoli 7.5: 57″89 nei 100 rana ed una distribuzione dello sforzo esemplare. E’ questo lo Scozzoli vincente e convincente visto a Massarosa. Non sarà quello di tre anni fa ma l’emiliano sembra essere davvero sulla buona strada del recupero.
Filippo Magnini 7.5: 34 primavere e non sentirle dopo la vittoria dei 200 stile libero di oggi in 1’44″60. Quasi due secondi rifilati alla concorrenza e la dimostrazione di un nuotatore “immortale” che, al di là di tutto, resta una delle icone di questo sport in Italia.
Lisa Fissneider 7: Chiamatela “Ragazza Imprevedibile”. E’ questa la definizione più adatta per Lisa, autrice di una brutta prova nei 100 rana ieri, ed ottima nei 200 rana odierni. Il 2’23″09 potrebbe avere un retrogusto iridato per la bolzanina.
Laura Letrari 7: Sempre sorridente, stavolta anche performante in vasca nei 100 misti, unica ad abbattere il muro del minuto. Una Letrari di lusso nella vasca toscana.
Silvia Di Pietro 6.5: Fa il tris nei 50 farfalla ma convince meno in termini di prestazione pura. La continuità mentale ancora non è nelle corde dell’atleta romana.
Martina Carraro 6.5: Vale un po’ lo stesso discorso fatto sulla Di Pietro. Meglio nei 100 metri che nei 50 metri. Evidentemente la preparazione, più improntata sulla distanza olimpica, ha questi effetti collaterali.
Marco Orsi 6.5: Di pura cattiveria il Bomber si impone negli amati 50 stile libero, davanti a Federico Bocchia ed a Giovanni Izzo. Il 21″47 non è niente di speciale ma, vista la condizione ed i problemi del recente passato, è un segnale incoraggiante.
Simone Sabbioni 5: Perso e con troppi interrogativi nella testa. E’ questo il Sabbioni di questa stagione invernale, così distante da quell’atleta che faceva sognare appena 12 mesi fa. Urge reset immediato per un ragazzo che non può non ottenere certi risultati.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Deepbluemedia