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MotoGP
Moto3: il 2017 sarà finalmente l’anno buono per un italiano campione del mondo?
Sorta nel 2012, dalle ceneri della 125cc, la categoria della Moto3 è quella che prima di altre fa scoprire ai giovanissimi centauri, provenienti dai campionati nazionali, il grande Circus del Motomondiale. Una classe spettacolare, formativa per tanti giovani piloti che aspirano ad essere campioni in MotoGP.
Allo stato attuale delle cose il Mondiale di queste moto con motore da 250 cm³ 4T è stato avaro di soddisfazioni per i colori italiani, mai vincenti nelle cinque stagioni in cui si è tenuto.
Anno | Pilota | Squadra | Motocicletta |
---|---|---|---|
2012 | Sandro Cortese | Red Bull KTM Ajo | KTM M32 |
2013 | Maverick Viñales | Team Calvo | KTM RC 250 GP |
2014 | Álex Márquez | Estrella Galicia 0,0 | Honda NSF250R |
2015 | Danny Kent | Leopard Racing | Honda NSF250R |
2016 | Brad Binder | Red Bull KTM Ajo | KTM RC 250 GP |
Mancanza di una moto competitiva e di continuità alla base delle tante sconfitte dei nostri ragazzi. Già da quest’anno, con una pattuglia italiana piuttosto numerosa si pensava che il titolo potesse finalmente essere appannaggio di un nostro rappresentante. L’impegno in forze del Team Sky VR46 e di Fausto Gresini avevano lasciato presupporre grandi possibilità. Niente di tutto questo ed il trionfo di Brad Binder in sella alla KTM è l’ennesimo appuntamento rimandato. Una vittoria frutto di velocità e sagacia tattica, tutte qualità che sono un po’ mancate ai nostri Enea Bastianini, Nicolò Bulega e Niccolò Antonelli. Abbiamo, volontoriamente, escluso da questa lista Romano Fenati, in rotta di collisione con la gestione della squadra di Valentino Rossi e licenziato dalla stessa alla vigilia del GP di Silverstone (Gran Bretagna). Un talento indiscutibile quello del 20enne di Ascoli Piceno non assecondato però da un atteggiamento costruttivo.
Che possa essere dunque il 2017 l’anno buono per Fenati e gli altri? Senza dubbio, Romano, dall’anno prossimo in sella alla Honda (Ongetta-Rivacold) avrà tante motivazioni per puntare all’iride. Le 7 vittorie ed i 15 podi ottenuti in carriera sono statistiche che possono dare ulteriore spinta alle ambizioni del centauro italiano, motivato ulteriormente anche per l’interruzione del rapporto con lo Sky Racing Team. Guardando proprio alla squadra gestita da Rossi, chi dovrebbe recitare il ruolo del protagonista è Bulega. Campione del Cev nel 2015 e rookie quest’anno, con due podi, Nicolò partirà nel 2017 con l’obiettivo iridato, disponendo di una moto competitiva ed avendo un bagaglio di esperienza superiore. Un altro candidato concreto al successo finale non può che essere Bastianini, terzo nel 2015 e secondo nel 2016. Il romagnolo, anche per qualche infortunio di troppo, non è mai riuscito ad essere costante, peccando però, a volte, nell’interpretazione tattica della corsa. Aspetti troppo importanti se si vuole davvero puntare al Mondiale.
Potremmo fare i nomi di Antonelli o Fabio Di Giannantonio ma la sostanza non cambia. La velocità, tratto caratterizzante dei nostri piloti, dovrà essere accompagnata da un rendimento continuativo altrimenti anche nella prossima stagione saranno altri a fregiarsi del titolo.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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