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Ciclismo
2013, l’anno di Mauro Santambrogio?
Mauro Santambrogio, 28 anni compiuti a ottobre, un cognome che più lombardo non si può, è un ciclista comasco nativo di Erba, residente ad Inverigo. Ha appena iniziato la sua decima stagione tra i professionisti con la divisa della Vini Fantini di Luca Scinto: la sua avventura era partita nel 2004 con la piacentina LPR, quindi Lampre, Tenax, di nuovo Lampre e tre anni in BMC alla corte di Cadel Evans.
172 cm per 61 kg, può essere definito come un ciclista completo. Lo si trova spesso in fuga, sa stare davanti anche nelle salite meno impegnative, è capace di ben difendersi negli sprint ristretti. Il suo palmarès, finora, è composto dal Giro del Lago Maggiore 2005 e dalla Tre Valli Varesine del 2009. Ma negli ultimi mesi, l’atleta lariano sembra aver fatto un deciso salto di qualità. L’anno scorso, pur avendo principalmente compiti di gregariato-lo ricordiamo lavorare per i compagni al Giro, alla Vuelta e in un buon numero di Classiche-ha chiuso la stagione con un ottimo quarto posto al Giro di Lombardia, corsa che, in passato, lo ha spesso visto all’attacco, dopo essere stato sesto al Giro del Piemonte. Quest’anno ha già colto una lunga serie di piazzamenti: secondo in una tappa del Tour de San Luis, secondo sull’impegnativo arrivo di Prati di Tivo alla Tirreno-Adriatico (chiusa poi in settima posizione), terzo al trofeo Laigueglia, quinto al GP Camaiore.
Dunque, la sua completezza, sul piano tecnico, sta finalmente concretizzandosi in ottimi risultati: quest’anno, alla Vini Fantini, avrà anche più possibilità di fare la “sua” corsa, sfruttando lo spirito garibaldino del team di Luca Scinto. Non si tirerà indietro quando gli verrà chiesto di lanciare lo sprint a Chicchi o a Gatto, o di aiutare in salita l’eterno Stefano Garzelli; ma allo stesso tempo, saprà cogliere le occasioni che gli capiteranno, sia per rimpinguare quel palmarès che finora lo ha premiato poco in relazione alle sue potenzialità, sia per rientrare nel giro della nazionale azzurra (fu riserva a Mendrisio 2009).
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com