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Baseball: la nuova linea verde italiana per un futuro vincente

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E’ ormai terminato da qualche giorno il World Baseball Classic e per la nostra nazionale il torneo disputato in terra statunitense si può classificare come più che positivo per numerosi aspetti.

Gli azzurri, infatti, hanno confermato, dopo il bis al Campionato Europeo, di poter competere con tutte le migliori squadre del mondo dimostrando di aver raggiunto un livello di gioco molto competitivo che addirittura, a tratti, ha stupito gli scout delle altre nazionali ed ha spinto la stampa americana a dedicare lunghi articoli a Chiarini e compagni.

Altro punto su cui soffermare l’attenzione è sicuramente quello della composizione della rosa voluta da coach Mazzieri ed il suo staff; oltre ai numerosi giocatori di MLB che hanno deciso ormai, con orgoglio e grande gioia, di giocare con la nostra maglia e per il nostro Paese, si è apprezzata una folta rappresentanza di giocatori provenienti direttamente dal nostro campionato in particolare con alcuni giovani interessanti, i quali garantiranno un futuro roseo alla nostra squadra.

Luca Panerati e Alessandro Vaglio, entrambi classe 1989, sono tra questi ed insieme ad altri giovani come Stefano De Simoni (1988), Paolino Ambrosino (1989), Marco Sabbatani (1989) e Mattia Reginato (1990) costituiranno la prossima spina dorsale azzurra, senza dimenticare Alex Liddi ed Alex Maestri che nonostante la giovane età, in particolare per il sanremese, militano già in MLB o nel Campionato Giapponese provenendo comunque dalla favolosa realtà dell’accademia.

Ed è proprio dal lavoro nelle accademia di Tirrenia che ripartirà il  baseball italiano nei prossimi anni per fornire continuità ad un progetto che in questi anni sta raccogliendo i frutti di un programma ben pianificato che sta distribuendo alle squadre di club ed alla nazionale, appunto,  giocatori di ottimo livello, grazie al lavoro dello stesso coach Mazzieri e di Bill Holmberg che insieme al presidente federale Riccardo Fraccari si sono posti come obiettivo, nei prossimi due tre anni, di fare acquisire esperienza ai prospetti considerati più interessanti per averli poi maturi e pronti per il prossimo WBC tra quattro anni.

Da Sebastiano Poma, classe 1993, a Martin Gasparini, del 1997, ci sono cinque o sei nomi davvero interessati, come ad esempio  Alessandro Grimaudo (1993), Alberto Mineo (1994), Mattia Mercuri (1994), Davide Anselmi (1995) e Gabriele Quattrini (1996), che possono fare strada nel prossimo quadriennio e portare l’Italia alla realizzazione di un sogno che consegnerebbe la nostra nazionale alla storia.

michele.cassano@olimpiazzurra.com

 

 

 

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