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Tennis, dai ritiri alla retrocessione in Fed Cup: le tenniste italiane pronte al riscatto
Dalle stelle alle stalle, o quasi. Il tennis italiano al femminile saluta il 2016 cercando di lasciarsi alle spalle uno degli anni peggiori dell’ultimo decennio. Se il ritiro di Flavia Pennetta a margine della vittoria degli US Open aveva sconvolto un intero movimento, le scialbe prestazioni delle azzurre nell’annata appena trascorsa non sono di certo da meno. Eppure Sara Errani aveva iniziato cogliendo a febbraio un prestigioso successo nel WTA Premier di Dubai, mostrando inoltre un ottimo tennis su una superficie non prepriamente adatta alle sue caratteristiche. La magia si è però subito interrotta. Tante, troppe, alcune anche clamorose, le eliminazioni al primo turno dell’emiliana, piombata in una crisi tecnica e di risultati protratta fino a fine settembre, momento in cui Sara ha deciso di interrompere il suo 2016 e cambiare anche qualcosa nel suo staff, scegliendo di tornare alle origini.
Cammino molto simile anche quello di Roberta Vinci. La pugliese ha dato tutto nei primi mesi, aggiudicandosi il WTA di San Pietroburgo, per cogliere finalmente l’ingresso nella top ten del ranking femminile. Da allora quasi esclusivamente pagine da cancellare in fretta, come la sconfitta in Malesia patita dalla numero 153 del ranking Kai-Chen Chang, e l’amara trasferta spagnola di Fed Cup nella quale in due match è riuscita a racimolare soltanto 6 game.
Fed Cup che dopo anni di dominio e giubilo, vede l’Italia sprofondare nel secondo gruppo di merito. Il 2017 coinciderà con l’avvento in panchina di Tathiana Garbin, che ha preso il posto di un appagato Corrado Barazzutti. Garbin dovrà portare nuova linfa alle campionesse sopracitate, cercando inoltre di recuperare un patrimonio del nostro tennis, quella Camila Giorgi che soltanto 3 stagioni fa riusciva a spazzar via Maria Sharapova a suon di vincenti, e che nel 2016 sembrava l’ombra della giocatrice debordante ammirate nel corso di questi anni. Garbin potrà far leva sull’esperienza di Francesca Schiavone. La milanese sarà ancora della partita, ma inevitabilmente tenderà uno sguardo al futuro. Coach? Talent scout? Tecnico federale? Chissà, intanto siamo pronti a goderci ancora le sue giocate.
ciro.salvini@oasport.it
Foto: pagina Facebook Sara Errani
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