Precisione
Tiro a segno, Niccolò Campriani e quell’8.3 di Sergey Kamenskiy…
Che emozioni ci hanno regalato le ultime Olimpiadi di Rio! Tanti sorrisi e tante sofferenze per l’Italia, che ha chiuso il medagliere in nona posizione, tra i migliori Paesi del mondo dello sport.
Una delle vittorie azzurre più belle però non può che essere quella di Niccolò Campriani nella carabina da 50m a tre posizioni. Nel poligono carioca “Centro Nacional de Tiro” si sparava sei giorni dopo la finale dai 10m, che Campriani vinse con un margine di 1.5 sull’ucraino Serhiy Kulish. Quella era stata una gara bellissima per il tiratore fiorentino ma l’oro si era rivelato “traumatico” – come lui stesso lo definì nelle interviste post gara. Per riprendersi e affrontare nel migliore dei modi la gara successiva era necessario metabolizzare la prima vittoria e soprattutto riposare, quello che Campriani non era riuscito a fare.
Arriva la giornata di domenica 14 agosto, è il grande giorno. Il nostro Niccolò si presenta ai nastri di partenza della 50m 3p come uno dei favoriti, insieme al russo Sergey Kamenskiy. I due viaggiano a braccetto sempre nelle prime posizioni, sia nelle serie in ginocchio sia a terra. Arriva il momento della posizione in piedi, quella in cui sparare diventa più difficile, perché diminuisce la stabilità del corpo dell’atleta ma soprattutto perché la tensione sale a mille e l’adrenalina si fa sempre più forte.
Mancano cinque tiri al termine, Kamenskiy è in testa alla graduatoria parziale con 411.3, a 0.3 da Campriani che invece è secondo. Tre colpi e l’azzurro fa in tempo a salire in testa con un bellissimo 10.3 e riscendere in seconda piazza a causa di un brutto 8.7. Due tiri al termine e Kamenskiy guida con 0.1 su Campriani. Al penultimo colpo, l’azzurro spara 9.1, male, e porta il suo ritardo dall’avversario russo a 0.6. 9.2 per il fiorentino all’ultimo sparo, tutto sembra perduto, almeno l’oro bis, ma Kamenskiy stampa un colpo peggiore: 8.3 e Niccolò esplode di gioia, conquistando la sua seconda medaglia d’oro in terra carioca, il terzo titolo a cinque cerchi.
Sarà un punteggio, quell’8.3 del russo, che Campriani non potrà dimenticare così facilmente!
giuseppe.bernardi@oasport.it
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Foto: ISSF