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Paralimpiadi Rio 2016: l’Italia degli invincibili nell’handbike. Zanardi-Podestà-Mazzone da leggenda

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Nell’universo del paraciclismo internazionale, i nomi di Alex Zanardi, Vittorio Podestà e Luca Mazzone sono diventati in questi anni sinonimo di braccia alzate, medaglie d’oro ad ogni livello, imbattibilità iridata, record in serie. Mancava un solo alloro a questi tre straordinari atleti per entrare di diritto nella Storia dello Sport. A Rio de Janeiro, l’Italia degli invincibili dell’handbike s’è presa anche l’ultima gloria, l’oro paralimpico “d’insieme”, chiudendo l’enorme cerchio aperto tre anni fa con il non plus ultra che ti consegna di diritto alla leggenda.

Tanto a livello individuale quanto con la staffetta mista, Zanardi-Podestà-Zanardi dovevano conquistare tutto il conquistabile in Brasile, ed il bottino finale ha sfiorato per due peli l’incredibile en plein dorato: nelle rispettive prove individuali, infatti, Zanardi e Mazzone sono stati d’oro e d’argento, Podestà ha trionfato nella crono dedicata alla sua categoria. Come poteva finire l’attesissimo team relay dei tre moschettieri azzurri dell’handbike? Dominio.

Era considerato un oro annunciato, è vero, ma predirlo è una cosa, renderlo concreto ben altra… La vittoria della nostra staffetta mista ha “semplicemente” rappresentato il suggello dell’egemonia italiana nell’handbike ai Giochi Paralimpici di Rio 2016, ergo, sempre e dovunque in giro per il globo. In Brasile, il terzetto tri-campione iridato in carica non ha lasciato scampo agli avversari, portandosi in netto vantaggio sin dal primo giro e completando l’opera con Alex Zanardi che ha affrontato il rettilineo finale su una sola ruota, salutato da una bandiera a scacchi di antica memoria…

Vincitori della prova a cronometro nelle rispettive classi, i tre azzurri non potevano lasciarsi sfuggire l’occasione per entrare ancor più negli annali del paraciclismo olimpico e non. E lo hanno fatto: i fortissimi Stati Uniti, secondi dopo la bellezza di 47 secondi, annichiliti!

L’alieno dei record e guru Zanardi, l’uomo-equilibrio e geniale Podestà, l’eclettico e mai pago Mazzone: tre simboli sportivi ed umani evergreen di un’Estate Italiana diventata indimenticabile anche per merito loro. Grazie ragazzi.

giuseppe.urbano@oasport.it

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