Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Senza categoria
Dakar 2017, il ritorno di Luca Manca: “E’ una sfida personale, sono cinque anni che mi alleno!”
La Dakar è da sempre la corsa del coraggio e dell’audacia nella quale eroismo ed avventura si fondono per dar luogo ad una competizione affascinante. Tante storie si intrecciano e caratterizzano il rally raid più famoso del mondo. Tra queste, quella del sardo Luca Manca, rimasto coinvolto in un terribile incidente nel corso della sesta tappa dell’edizione 2010 e tornato ai nastri di partenza quest’anno. Due mesi di coma trascorsi all’Ospedale di Santiago del Cile hanno dato un risvolto completamente diverso all’esistenza di Manca. Promessa del motorsport con due titoli italiani vinti ed il secondo posto (2009) nel Rally dei Faraoni, egli è ripartito da zero trovando dentro di sé la forza di riprendere dalle cose più semplici fino a salire in sella alla sua KTM.
“È una sfida personale. Voglio tornare per dimostrare quello che valgo oggi. La gente parla di me al passato, ricordando quello che ero: il pilota forte che sfidava Marc Coma! Mi hanno fatto spesso sentire un diverso – le parole del centauro italiano intervistato dalla Gazzetta dello Sport – “Ho dovuto imparare nuovamente a parlare, a camminare, ad andare in bici ed infine in moto. È stata dura, ma ho sempre avuto l’obiettivo di tornare a correre. Così ho ripreso ad allenarmi. Ho corso il Rally di Sardegna, la Sei Giorni nel 2013, ed infine il Merzouga per avere l’idoneità a correre la Dakar”.
Quel 2010 così sfortunato ha in sé un episodio importante. Il giorno prima dell’incidente infatti, il pilota sassarese decise di aiutare Marc Coma, fermo per un problema, dandogli la sua ruota nella sesta tappa. Un gesto generoso che però poi lo costrinse a rischiare maggiormente per recuperare sui rivali: “Lo rifarei anche oggi, per Marc si – ammette Manca che aggiunge – È un amico. Io ero solo un pilota privato, ma lui mi ha sempre aiutato. E poi lo considero un incidente di gara. Io corro con il cuore e il gas spalancato, sarebbe potuto succedere in un altro momento”.
In merito al suo avvicinamento all’evento il pilota nostrano afferma con decisione: “Sono 5 anni che mi alleno ogni giorno dopo il lavoro, in moto, in palestra e in bici, percorrendo una media di 440 km a settimana. Il mio obiettivo è di finire la gara e sono sicuro di poter fare anche un bel risultato. Il mio approccio alla gara non è cambiato: corro con il cuore“.
giandomenico.tiseo@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto da pagina twitter Luca Manca