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Basket, Eurolega 2016/2017: Olimpia Milano, dalle speranze playoff al disastro dell’ultimo posto

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L’Eurolega è arrivata al giro di boa, completando con le sfide di ieri il girone d’andata. E’ il momento di tracciare un bilancio dell’unica squadra italiana presente nella massima manifestazione continentale per club e purtroppo quello dell’Olimpia Milano è totalmente negativo. Doveva essere la stagione del rilancio europeo per l’EA7 ed invece la società milanese sta vivendo la peggior Eurolega della sua storia.

L’obiettivo dichiarato era quello di entrare tra le migliori otto e quindi qualificarsi per i playoff, ma Milano attualmente è in ultima posizione ed è lontanissima da quella ottava posizione, che ora come ora appare veramente un miraggio. Una crisi che non conosce fine quella dell’Olimpia cominciata con la netta sconfitta con la Stella Rossa a Belgrado e poi proseguita nelle successive sette partite.

Pensare che l’Eurolega di Milano era cominciata benissimo con due vittorie di fila con il Maccabi e poi con l’ambizioso Darussafaka. Sembrava l’inizio di una cavalcata trionfale ed invece è stato il classico fuoco di paglia. Successivamente sono arrivate tre sconfitte di fila, ma c’era stata poi immediata reazione con i successi su Efes e Baskonia. Da quella partita è cominciato un vero e proprio crollo che praticamente ha spezzato tutti i sogni milanesi.

Jasmin Repesa è stato appena confermato dal presidente Livio Proli e con lui anche tutti i giocatori, anche se sembra che sia una tregua fino alla prossima partita. La speranza della società è quella che ci sia una reazione d’orgoglio, ma ormai la situazione all’interno dello spogliatoio sembra essere definitivamente degenerata. Eppure le individualità per riemergere da questo crollo ci sarebbero, ma è soprattutto l’atteggiamento dei giocatori a preoccupare e a rendere questa risalita dall’oblio ancora più difficile.

Come spesso accade il primo responsabile è l’allenatore e la panchina di Jasmin Repesa si fa sempre più rovente. La sfida di domani sera con lo Zalgiris potrebbe essere decisiva, ma anche una vittoria potrebbe non salvare il coach croato da un destino già segnato. La squadra sembra ormai essere contro l’allenatore e Repesa pare non avere più in mano lo spogliatoio. Di nomi non ne sono ancora stati fatti, ma è certo che la dirigenza milanese si sta guardando attorno,

Colpe, però, che non sono solo di Repesa, ma che vanno ridistribuite anche tra i giocatori. Primo bersaglio della critica è Miroslav Raduljica, arrivato in estate come grande colpo di mercato, ma che finora si è fatto notare solo per delle brutte prestazioni e un atteggiamento difensivo da condannare. In cabina di regia Ricky Hickman e Mantas Kalnietis sono in crisi nera e la squadra non ha davvero un gioco e va avanti grazie alle giocate individuali di Rakim Sanders e Krunoslav Simon, quest’ultimo accusato di giocare solo in attacco.

Anche il calendario è nemico dell’Olimpia che sarà protagonista di due trasferte infuocate contro Fenerbahce e CSKA Mosca. Le avversarie peggiori per dire addio alla crisi e provare una rimonta che avrebbe del miracoloso.

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foto di Valerio Origo

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