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Tennis, Australian Open 2017: Fabio Fognini, Andreas Seppi e Paolo Lorenzi ed il sogno della seconda settimana

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Bisogna essere sinceri: parlare di ambizioni in chiave italiana in vista degli Australian Open (16-29 gennaio) nel tabellone maschile è mera utopia. Solo tre giocatori nel main draw con tante incertezze non promettono niente di buono.

Fabio Fognini, all’esordio stagionale di Sydney contro il tedesco Philipp Kohlschreiber, si è fatto notare più per gli eccessi in campo piuttosto che per le sue grandi qualità tennistiche. Un Fognini che, purtroppo, ha ripreso da dove aveva lasciato, vale a dire in crisi di identità. Allenato a partire da questa stagione dall’argentino Franco Davin, coach in passato di Gaston Gaudio (vincitore del Roland Garros 2004) e di Juan Martin Del Potro (vincitore degli Us Open 2009), l’azzurro sperava di iniziare il 2017 con ben altri riscontri. Tuttavia la condizione fisica e mentale, soprattutto, non sembrano essere adeguate. Pare davvero passato un secolo quando nel 2014 il ligure raggiunse gli ottavi di finale, sconfitto poi in tre set da Novak Djokovic. Attualmente n.47 del ranking, il giocatore di Arma di Taggia ha la priorità di ritrovare le giuste sensazioni ed il Major australiano potrebbe essere una grande occasione.

Si cade nella nostalgia anche parlando di Andreas Seppi. Il bolzanino, reduce da una stagione con poche luci e tanti problemi fisici, sceso decisamente nella classifica ATP (n.85 del mondo), vuol tornare ad assaporare quelle sensazioni che Melbourne, due volte in carriera, gli ha fatto assaporare. In particolare, la vittoria contro Roger Federer del terzo turno (2015) ha rappresentato uno dei picchi più alti per Andreas e val la pena rivivere alcuni momenti di quella partita così incredibile, conclusa con un colpo degno del fenomeno svizzero.

Rivedremo un Seppi in queste condizioni? Difficile da dire. Tuttavia, nel bagaglio carico di speranze che portiamo con noi alla volta del continente oceanico, sognare non costa nulla.

Chi, invece, ricorderà in senso positivo il 2016 è Paolo Lorenzi. 35 anni ed una determinazione infinita hanno accompagnato il senese verso traguardi importanti: l’essere n.1 azzurro (41 nel ranking), il primo trionfo di un torneo ATP a Kitzbuhel e la consapevolezze che pur non essendo dotato di un grande talento, la dedizione nel lavoro porta lontano. E’ con questo spirito che Paolo interpreterà gli Open australiani cercando di migliorare uno storico di risultati tutt’altro che lusinghieri: 1 vittoria e 5 sconfitte nelle sue partecipazioni precedenti.

Destino azzurro  legato anche alla costituzione dei tabelloni del 13 gennaio da cui si spera possano uscire degli accoppiamenti alla portata dei nostri giocatori.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Supertennis

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