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Combinata nordica, Coppa del Mondo 2017: l’Italia a Chaux-Neuve per continuare a crescere verso i Mondiali

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Un vento nuovo soffia all’interno della pattuglia azzurra impegnata nella Coppa del Mondo di combinata nordica. Il 2017 è iniziato all’insegna della repentina ascesa di Samuel Costa ai vertici mondiali della disciplina, un exploit atteso a lungo ma per certi versi sorprendente in ragione di un avvio non proprio all’altezza delle sue straordinarie qualità di eccellente saltatore e solido fondista.

Costa ha collezionato in una settimana i suoi migliori risultati in Coppa del Mondo tra Lahti e Val di Fiemme, conquistando un quinto, un sesto e un settimo posto e togliendosi persino lo sfizio del terzo posto nello sprint a coppie insieme ad Alessandro Pittin. A 24 anni, tuttavia, il bolzanino non è ancora riuscito a salire sul podio in una prova individuale, risultato che lo consacrerebbe definitivamente tra i migliori combinatisti al mondo e gli infonderebbe la fiducia necessaria per migliorarsi ulteriormente soprattutto nel fondo, dove paga ancora dazio quando gli avversari cambiano passo.

Sulle nevi francesi di Chaux-Neuve, sesta tappa della Coppa del Mondo 2016/17, sarà ancora lui a guidare il plotone azzurro e gli occhi stavolta saranno tutti puntati sulle sue prestazioni. In Francia il 23 gennaio dello scorso anno Costa riuscì a strappare un settimo posto che accese su di lui i riflettori dopo anni di gavetta e non è escluso che quella stessa magia possa concretizzarsi nel weekend con un risultato esaltante, che assumerebbe contorni storici e consegnerebbe all’Italia una carta importante da giocarsi in vista dei Campionati Mondiali di Lahti, in programma fra poco più di un mese. Il trampolino HS118 si addice alle caratteristiche del trentino, che ha sfoderato di recente salti davvero eccellenti, ponendosi nel gruppo di testa sin dalla partenza e reggendo il ritmo dei migliori, Frenzel escluso.

Ma lo stesso trampolino porta alla mente una pagina leggendaria dello sport azzurro, la fantastica tripletta realizzata da Alessandro Pittin tra il 13 e il 15 gennaio 2012, ultimo a mettere a segno tre vittorie di fila in tre giorni dopo l’impresa di Bjoern Kircheisen nel 2002. Il feeling tra Pittin e il large hill della Franca Contea non ha avuto altri riscontri nelle stagioni successive, ma il terzo posto nel team sprint in coppia con Costa potrebbe aver rigenerato il fuoriclasse carnico, che ha trovato un valido competitor in casa propria e sta provando ad alzare nuovamente l’asticella per recuperare il terreno perduto, sebbene nel salto dal trampolino lungo stia palesando ancora evidenti limiti tecnici.

Qualora a Chaux-Neuve dovessero essere confermati i progressi delle ultime settimane, non è da escludere che ai Mondiali l’Italia possa davvero giocarsi tre carte importanti con Pittin dal trampolino normale, con il team sprint e soprattutto con Costa dal trampolino lungo, gara regina dell’intera rassegna iridata. Ad oggi, invero, un podio appare un risultato fin troppo ambizioso in ragione dell’eccellente versatilità degli avversari, ma fra un mese le gerarchie potrebbero ancora cambiare e nessun risultato è davvero precluso per gli atleti italiani.

In Francia, inoltre, si rivedrà anche Raffaele Buzzi, che ha effettuato un buon test nella Val di Fiemme dopo un lungo stop per infortunio e ha superato entrambi i Provisional Competition Round mostrando già buoni segnali nel salto, con riscontri non altrettanto positivi nel fondo. La continuità di prestazioni tuttavia potrà solo tornargli utile, anche se un piazzamento tra i primi 30 per ora appare piuttosto complesso da raggiungere.

Quasi pleonastico, infine, indicare nel cannibale tedesco Eric Frenzel il favorito numero uno anche a Chaux-Neuve, dove potrebbe rinnovarsi il duello con il connazionale Johannes Rydzek, suo unico rivale nella contesa per la conquista della sfera di cristallo. Gli outsider saranno il tedesco Fabian Riessle, il giapponese Akito Watabe e i norvegesi Magnus Moan, Espen Andersen e Joergen Graabak, ma l’Italia intera si augura che in questo ristretto plotone possa inserirsi anche un azzurro e che la bandiera italiana possa finalmente sventolare sul podio in una prova individuale di Coppa del Mondo.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Red Bull Italy

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