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Volley, SuperLega – 20^ giornata, le pagelle: Ngapeth-Vettori che numeri, delude Zaytsev, Sabbi incontenibile, Christenson fa volare Civitanova

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Nel weekend si è disputata la 20^ giornata di SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile. Di seguito le consuete pagelle per scoprire i migliori e i peggiori del fine settimana.

 

LUCA VETTORI ed EARVIN NGAPETH: 10. L’opposto ci mette una superlativa continuità, lo schiacciatore mostra i muscoli e sciorina la sua classe nei momenti più caldi, in particolar modo nel tie-break (l’attacco-punto in bagher rovesciato è ai limiti della follia). Sono loro due i grandi pilastri di una stratosferica Modena che vince il big match contro Perugia, imponendosi ancora una volta in un incontro di cartello dopo aver lasciato troppi punti contro le piccole.

I Campioni d’Italia si mettono in bella mostra trascinati dai loro due fari più importanti: 22 punti (54% in attacco) e 14 marcature (41%) per un pomeriggio indimenticabile. I Canarini sono sempre quarti, la capolista Civitanova è ormai imprendibile ma nei playoff ci sarà da divertirsi.

 

GIULIO SABBI: 10. Letteralmente ai limiti del surreale. È sempre più fantascientifico, immarcabile, decisivo. Un oppostone con i controfiocchi protagonista di una stagione da sogno. Giulio Sabbi si inventa un altro pomeriggio da sogno, sbatte a terra 38 punti pesantissimi con un super 61% in attacco, fa volare la sua Molfetta (tie-break vincente contro Latina) a due sole lunghezze dalla zona playoff. Sta facendo un mezzo miracolo e la vittoria nella classifica cannonieri è sempre più vicina (Hernandez è attardato di 23 punti).

 

MICAH CHRISTENSON e KLEMEN CEBULJ: 9. Tanto criticato ma quando c’è da mettere ordine lui c’è sempre. Il palleggiatore di Civitanova si distingue per la sua pulizia in cabina di regia, manda tutti i compagni in doppia cifra, trascina la Lube al successo su Vibo Valentia che vale una seria ipoteca sulla conquista della regular season. Il vantaggio dei ragazzi di Blengini sugli avversari è abissale: +6 su Trento e Perugia, +8 su Modena.

Merita grande elogi anche lo schiacciatore sloveno, top scorer con 19 punti (67% in attacco) che sostituisce egregiamente Osmany Juantorena, a cui è stato concesso un meritato turno di riposo. Positiva prova dell’ormai pienamente rientrato Jiri Kovar (12, 63%). Monumentale il 12 su 12 in attacco del centrale Enrico Cester!

 

TINE URNAUT e DANIELE MAZZONE: 8. Lo schiacciatore sloveno chiude da top scorer per la sua Trento (11, 63% in attacco), il centrale viene premiato come MVP. Insieme alla regia di Giannelli e alla concretezza a muro di Van De Voorde fanno volare Trento: 3-0 a Ravenna e secondo posto in classifica.

VIKTOR YOSIFOV: 8. Come i suoi muri, fondamentali per Piacenza che suda contro Sora, si fa rimontare da 2-0 prima di vincere al tie-break e strappare due punti determinanti con cui risalire al sesto posto in classifica. Il centrale trova spazio da titolare in campionato vista l’assenza di Leo Marshall che obbliga a schierare Simone Parodi di banda e non delude coach Giuliani.

UROS KOVACEVIC: 8. Quanto cuore per la sua Verona: 21 punti, 70% in attacco, quinta vittoria consecutiva per gli scaligeri che hanno ormai blindato il quinto posto in classifica. Milano stesa 3-1 con parecchia difficoltà anche per merito delle bordate di Djuric (24).

 

IVAN ZATYSEV e ALEKSANDAR ATANASIJEVIC: 4. Sono mancati totalmente nella partita più attesa, quella che doveva lanciare Perugia e che invece l’ha bloccata dopo 11 vittorie consecutive in campionato. I Block Devils pagano la brutta prestazione delle due stelle: l’opposto è impalpabile nei primi tre set in cui gioca titolare segnando solo 3 punti prima di essere sostituito definitivamente da Russell (modulo a tre con Berger e Zaytsev).

Dallo Zar era lecito aspettarsi di più. È lui il condottiero della banda Bernardi, invece commette qualche errore di troppo, attaccato con parecchia imprecisione (34%), fatica anche in ricezione e il suo servizio non incide come dovrebbe. Un vero peccato. Ora gli umbri sono al terzo posto, appaiati a Trento, ma Civitanova è ormai in fuga.

 

PADOVA: 5. Dieci sconfitte consecutive, terzultimo posto in classifica con un solo punto di vantaggio su Milano e Sora. Un campionato alla deriva per la formazione veneta, ben al di sotto delle aspettative con la zona playoff lontana dieci punti. Addio sogni di gloria dopo la prima metà del girone d’andata in cui Padova era stata la grande rivelazione. Poi il nulla più totale. Poco cambia contro Monza anche se una timida reazione s’è vista, troppo poco però per strappare punti ai brianzoli.

 

RAVENNA: 5. Troppi errori, imperfezioni in ricezione e in attacco. I giallorossi ci provano con Trento ma vengono sconfitti 3-0. Fortuna vuole che la zona playoff rimane sempre a quattro punti ma c’è qualcosa da rivedere in casa Bunge che paga anche le difficoltà di Lyneel.

 

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