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Golf, PGA Tour 2017: Justin Rose al comando nel Farmers Insurance Open, Francesco Molinari soffre nel primo giro. Deludono i big, disastro Tiger Woods

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Justin Rose conduce le danze al termine del primo giro del prestigioso Farm Insurance Open (montepremi 6,7 milioni di dollari), storica tappa del circuito professionistico d’oltreoceano dove svariate stelle del PGA stanno dando vita ad una kermesse di sicuro interesse, che si svolge sul percorso par 72 del Torrey Pines GC (South) di San Diego (California, Stati Uniti). 7698 yards, ideato da William Bell ed inaugurato nel 1957. Il fuoriclasse inglese ha concluso la tornata inaugurale in 65 colpi (-7) grazie soprattutto a due eagle che hanno perfettamente compensato i bogey accumulati alla 8 e alla 14, ad ulteriore testimonianza della difficoltà di un tracciato che risulterà indigesto a molti nel corso del weekend. Alle sue spalle troviamo il canadese Adam Hadwin staccato di un solo colpo dalla vetta, la cui performance odierna è stata leggermente macchiata soltanto da un bogey alla 12 a fronte comunque di sette birdies complessivi. Terza piazza in coabitazione a -5 per un quintetto nel quale appaiono i nomi dello statunitense Gary Woodland, del canadese Brad Fritsch, il quale ha trovato da subito il giusto ritmo inserendosi tra i migliori, e degli americani Charles Howell III, Beau Hossler, Trey Mullinax, tutti autori di un andamento molto regolare che dovrà però essere confermato anche nei giorni a seguire.

Tra i big più attesi alla vigilia il migliore è il campione a stelle e strisce, nonchè detentore degli U.S. Open, Brandt Snedeker, la cui ottava posizione è il frutto di una cavalcata non impeccabile al termine della quale è riuscito comunque a collezionare un buon bottino di -4 che ne tiene vive le speranze di successo. Lo stesso non si può dire di Tiger Woods, il cui esordio stagionale è stato a dir poco disastroso come testimoniato dal +4 sopra il par che lo relega addirittura al 133° posto della graduatoria complici la bellezza di cinque bogeys e un doppio bogey alla 15, nella speranza che l’icona del golf mondiale riesca quantomeno ha trovare parziale riscatto nelle giornata successive.

Un pochino meglio, anche se al di sotto delle attese, è andata al nostro Francesco Molinari 47°, autore di un avvio davvero terribile contraddistinto da tre bogey nelle prime sette buche ma poi capace di risollevarsi fino a completare il percorso con un colpo sotto il par. Malissimo anche la stella australiana Jason Day, il quale necessita ancora del giusto ritmo dopo un lungo periodo di stop e vittima di una tornata storta esemplificata dalla 96esima piazza attuale a +1 sopra il par, mentre non hanno di certo brillato nemmeno Phil Mickelson e Dustin Johnson, due dei protagonisti più attesi della vigilia, vittime inermi delle insidie del percorso e anch’essi molto lontani dalla vetta, così da essere destinati ad un lunga e faticosa rincorsa nei prossimi giorni.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter PGA Tour

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