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Rugby, Sei Nazioni 2017. Italia-Galles: gli azzurri vogliono sfatare il tabù Olimpico, i Dragoni fanno valere la loro esperienza. Ma chissà che non si ripeta quel pomeriggio di Firenze…

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Due giorni ancora e poi sarà la volta di Italia-Galles allo Stadio Olimpico di Roma, splendida cornice per il debutto degli azzurri nel Sei Nazioni 2017 di rugby. Questa edizione del Torneo rappresenta un vero e proprio esame di maturità sottoposto agli uomini allenati dal neo tecnico Conor O’Shea, anche lui con i riflettori puntati visto che si tratta dell’esordio assoluto sulla panchina italiana in questa manifestazione. Un impegno subito molto probante, utile a fornire indicazioni utili non solo in vista del prosieguo della competizione ma anche al fine di verificare se il lavoro intrapreso nei mesi scorsi abbia generato ulteriori progressi rispetto ai Test Match del novembre scorso.

Per i Dragoni si prospettano cinque cambi rispetto alla formazione che ha giocato l’ultimo incontro a novembre; Rhys Webb, Nicky Smith, Samson Lee, Jake Ball e Sam Warburton vengono tutti schierati titolari in una squadra all’insegna dell’esperienza e della consistenza fisica. Alun Wyn Jones assume i gradi di capitano affiancato da Webb in mediana e Dan Biggar all’apertura, a testimonianza della volontà di partire con il piede giusto già dal primo match contro gli azzurri. Questi ultimi, dal canto loro, presentano un team ringiovanito che unisce perfettamente una buona dose di esperienza ad un carico di giovani emergenti, tra i quali spiccano i nomi di Carlo Canna ed Edoardo Padovani. La nostra Nazionale andrà dunque alla ricerca di un trionfo tra le mura amiche che manca dal lontano 2013, oltre all’obbligo di riscattare le pessime prestazioni fornite nelle ultime edizioni del Torneo, la cui unica gioia risale al successo in casa della Scozia di due anni fa. Per il resto sono arrivati due cucchiai di legno nel 2014 e nel 2016, a cui si aggiungono performance sconcertanti che hanno spesso attirato critiche sull’Italia da parte degli addetti ai lavori.

L’impressione è che quello di domenica rappresenti già uno spartiacque importante per le sorti degli azzurri, se si considera che le successive due sfide dinnanzi a Irlanda e Francia costituiscono impegni decisamente proibitivi nonostante i miglioramenti intravisti all’interno del nostro movimento negli ultimi mesi. Servirà pertanto un rendimento impeccabile ed un’abnegazione fuori dal comune, senza i quali diventerebbe quasi impossibile replicare la splendida impresa realizzata a Firenze contro il Sudafrica.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter FIR

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