Tuffi
Tania Cagnotto: “La mia più grande trasgressione è restare a casa senza valigie pronte”
E’ pronta Tania Cagnotto a tuffarsi in un’altra grande sfida, quella della vita di tutti i giorni costruendosi un futuro diverso da quello agonistico o dalle esibizioni televisive. E’ con un occhio a ciò che le aspetta, senza però dimenticare le sue origini sportive, che la medaglia d’argento e di bronzo di Rio de Janeiro (nel sincro e dai 3 metri) ha concesso un’intervista a La Stampa.
“Mi sento bene fuori dall’acqua, non mi manca nulla il che è quasi incredibile dopo un’esistenza passata a ripetere gli stessi gesti ed orari – sottolinea l’ex tuffatrice – Temevo di provare il senso di vuoto ma non è successo. Poi è buffo: ora io sono sempre in casa ad aspettare il marito, per anni, per l’intero fidanzamento, è stato il contrario. Comunque è una pausa. Tornerò in piscina prima o poi – rivela Tania – Devo preparare la gara d’addio che sarà a Torino, a maggio. Voglio che sia lì dove tutto è cominciato, dove è nato mio padre, dove mi travolgono d’affetto. Salto solo da un metro, non sarò proprio allenatissima però voglio evitare figuracce“.
Guardando in prospettiva la Cagnotto ha le idee piuttosto chiare: “Vorrei insegnare ai bambini le basi dei tuffi. Mi piacerebbe creare un centro giovanile a Bolzano, Ne ho già parlato con la federazione e con le Fiamme Gialle, la mia squadra. Le operazioni sono lente: in Italia, la logica non è proprio la virtù principale“, le parole decise della ex campionessa precisando però che non si tratta di un percorso simile a quello intrapreso da papà Giorgio, da grande atleta ad allenatore: “Io parto dai bimbi non dalla nazionale e non ho alcuna intenzione di rimettermi a girare il mondo e di rivivere in squadra. Come minimo mi debbo disintossicare prima“.
Ripensando poi ai successi olimpici, Tania non nasconde la sua emozione: “Mi commuovo ancora. Mi sono tuffata e ho gridato sott’acqua, lì per lì mi è parso un momento privato invece dovevo sfogarmi con l’urlo di Tarzan. Mi mancherà quella adrenalina però il fisico non può reggere all’infinito“.
Relativamente alla sua esperienza televisiva nel programma “Dance Dance Dance” la 31enne di Bolzano la definisce: “Divertente, folle, lontana dalla realtà – aggiungendo – Un mondo a parte dove probabilmente ci sono regole che non conosco e mi interessano poco. Io sono abituata alla competizione e credevo fosse lo stesso in una gara di ballo. Invece, in tv, la situazione è diversa ed è più simile ad una sceneggiata. Mi sono divertita ma anche sentita un’aliena” ha ammesso.
Tuttavia per colei che ha scritto pagine importanti nello sport italiano la vera “trasgressione” è quella della quotidianità: “Restare a casa senza valigie pronte“. E poi sull’eventualità di aver un figlio come la sua amica e compagna nel sincro Francesca Dallapé, l’azzurra dichiara: “Io sono appena rientrata dal viaggio di nozze, ho ancora addosso la natura selvaggia dell’avventura in America. E comunque almeno il figlio non lo voglio programmare. Ho già passato i miei primi 30 anni a calcolare tutto“, la chiosa di Tania.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Deepbluemedia