Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2017 – Italia-Galles 7-33, le pagelle: Parisse e Gori sugli scudi, deludono Canna e Padovani. Le pagelle degli azzurri
Una partita a due volti quella dell’Italia all’esordio nel Sei Nazioni 2017: un primo tempo di grande sostanza concluso addirittura in vantaggio, seguito da una ripresa in cui il Galles ha letteralmente dominato infliggendo ben 30 punti agli avversari e sfiorando anche il punto di bonus. Il punteggio finale di 33-7 racconta soltanto in parte l’andamento della sfida, che andiamo a rivivere attraverso i voti attribuiti ai protagonisti in campo.
Giulio Bisegni 5,5 – Due ottimi salvataggi consentono all’Italia di rimanere a galla nel momento di maggiore difficoltà dovuto alle offensive dei Dragoni, ma sulla sua prestazione inficia purtroppo l’erroraccio che spiana la strada alla prima meta gallese.
Edoardo Padovani 5 – Ci si aspettava di più considerata la brillantezza delle sue ultime uscite ed invece, fatta eccezione per uno splendido guadagno territoriale garantito agli azzurri intorno al 22′, si segnalano soltanto tanta confusione e calci imprecisi.
Giovanbattista Venditti 5,5 – Buon contributo nel primo tempo in cui fornisce un ottimo supporto in fase di copertura, cala repentinamente nella ripresa un po’ come tutti i suoi compagni. Soffre particolarmente l’inferiorità numerica commettendo diversi errori non da lui.
Tommaso Benvenuti 5 – Troppo in balia delle pressione avversaria senza mai riuscire ad incidere veramente, tanto che O’Shea lo sostituisce ad inizio ripresa ( dal 53′ Michele Campagnaro 6,5 – E’ uno dei giocatori più in forma tra le fila degli azzurri, e a posteriori possiamo dire con certezza che è stato un errore lasciarlo fuori dalla formazione titolare).
Luke McLean 5,5 – Stesso discorso fatto in precedenza per Venditti, vittima anche dell’incredibile rendimento di Scott Williams nel secondo tempo che lo surclassa in ogni aspetto del gioco e lo costringe a 40′ d’inferno.
Carlo Canna 5 – Sicuramente non la miglior partita da parte della promettente apertura delle Zebre, paradossalmente più utile in fase difensiva che in quella di impostazione. Abbastanza impreciso anche nelle poche circostanze in cui ha l’occasione di mostrare la sua pregevole visione di gioco.
Edoardo Gori 6,5 – Tra i migliori in campo per la Nazionale italiana, autore anche della splendida prima meta che aveva fatto sognare tutti gli appassionati sugli spalti. Il suo rendimento cala con il passare dei minuti, tuttavia l’apporto che ci si aspettava da lui non è di certo mancato.
Sergio Parisse 7 – Il capitano non delude mai, davvero un esempio non solo dal punto di vista tecnico ma anche sotto il profilo carismatico e caratteriale. Prende per mano la squadra nei momenti decisivi, organizza le trame di gioco, guadagna metri con le sue folate, di più non gli si poteva proprio chiedere.
Maxime Mata Mbanda’ 6 – Nota piuttosto lieta di questo pomeriggio piovoso, riuscendo anche a non far rimpiangere troppo la pesante assenza di Simone Favaro. Nel finale di partita la sua consistenza decresce progressivamente, l’impressione però è che si tratti di un ragazzo idoneo a ricoprire un ruolo importante all’interno di questa Nazionale.
Abraham Steyn 5 – Alcune indecisioni costano care a questo livello, come ad esempio quel fallo estremamente evitabile grazie al quale i Dragoni accorciano le distanze sul 7-6. Appannato anche nei recuperi, sperando che sia stata soltanto una battuta d’arresto.
George Biagi 5,5 – La sua determinazione e grinta sono davvero encomiabili e simboleggiano a pieno la filosofia del nuovo corso tracciato da Conor O’Shea, peccato che la lucidità non risulti sempre conforme ai buoni propositi.
Marco Fuser 5.5 – Mostra tutto il proprio attaccamento alla maglia azzurra restando in campo nonostante il grave colpo incassato nel primo tempo, un atteggiamento comunque positivo unito ad alcune buone giocate in fase difensiva.
Lorenzo Cittadini 6 – La solita grande sostanza messa in mostra dal giocatore del Bayonne, sempre tempestivo negli interventi e capace anche di favorire alcuni avanzamenti importanti nei momenti di maggior pressione avversaria.
Ornel Gega 5 – La novità introdotta da O’Shea alla vigilia non sortisce purtroppo gli effetti sperati, come testimoniato dal fatto che le folate di Williams e Davis cominciano quasi sempre dal suo lato lasciato colpevolmente sguarnito.
Andrea Lovotti 5,5 – Salvataggio pazzesco su Davies ormai involato verso la meta nella prima frazione, un’autentica prodezza che permette all’Italia di continuare a crederci nonostante le offensive sempre più frequenti dei Dragoni. Mezzo punto in meno a causa dell’ammonizione ingenua con cui lascia gli azzurri in inferiorità numerica proprio nella fase cruciale.
Conor O’Shea 5,5 – Atteggiamento ed organizzazione difensiva sono i punti da cui ripartire, ma bisognerà certamente lavorare sull’aspetto della disciplina; non può essere infatti un caso che l’Italia abbia concesso ben 17 calci di punizione ai rivali a fronte di soli tre guadagnati. Non convincono nemmeno alcune scelte iniziali, a partire dall’impiego di Gega e dall’esclusione di Campagnaro dal XV titolare.
simone.brugnoli@oasport.it
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