Sci alpino, Mondiali 2017: incognita superG. Kjetil Jansrud favorito ma tanti pretendenti

Il supergigante di domani assegnerà le prime medaglie maschili dei Campionati Mondiali di sci alpino 2017. Sulla pista Corviglia di St. Moritz, il favorito numero uno della prova sarà il norvegese Kjetil Jansrud, che ha vinto tre delle quattro gare disputate in stagione in queste disciplina. Molto, però, dipenderà dalla tracciatura, che come noto determina spesso l’andamento delle gare di supergigante, specialità che può adattarsi tanto ai velocisti puri quanto ad atleti che provengono dalle discipline tecniche.

Viste le performance azzurre nella velocità, ci si aspetta grande competitività anche dai leader della velocità italiana: Peter Fill, ma soprattutto Dominik Paris, già salito sul podio in due occasioni questa stagione. La sfida con la Norvegia sarà molto aperta, vista anche la presenza di Aleksander Aamodt Kilde, vincitore della Coppa del Mondo di supergigante nella passata stagione. Ma anche gli altri Paesi non staranno a guardare.

Il campione in carica è infatti l’austriaco Hannes Reichelt, che dopo i problemi fisici sta tornando in grande forma, come dimostrato nelle gare di Garmisch-Partenkirchen. La squadra biancorossa punterà anche su Matthias Mayer, vincitore del supergigante della Streif, senza dimenticare Max Franz, Vincent Kriechmayr e Marcel Hirscher, che spera in una tracciatura tecnica per dare sfoggio alle su doti di gigantista. Un po’ come Alexis Pinturault, anche lui molto competitivo in alcuni tipi di supergiganti, che guiderà la pattuglia francese insieme ad Adrien Théaux, bronzo due anni fa a Beaver Creek.

Beat Feuz e Carlo Janka rappresentano gli uomini di punta della squadra svizzera, che avrà naturalmente il vantaggio di correre in casa, mentre il Canada, che pure vanta il vicecampione mondiale Dustin Cook tra le proprie fila, punta principalmente su Erik Guay. Proprio Cook fu la grande sorpresa due anni fa a Beaver Creek: e allora ci si potrebbe aspettare anche il colpaccio di un outsider, come i tedeschi Josef Ferstl ed Andreas Sander, o ancora lo sloveno Bostjan Kline.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Kjetil Jansrud (Facebook)