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MotoGP
MotoGp, Test Phillip Island 2017 – Analisi seconda giornata: Maverick Vinales velocissimo, Marc Marquez consistente, Rossi e Ducati indietro
Il tempo staccato da Maverick Vinales nella seconda giornata di test a Phillip Island, l’1:28.847 che gli è valso la prima posizione, ha impressionato tutti. Ma l’aspetto ancor più sensazionale della giornata del 22enne spagnolo è che non si è trattato di un caso isolato, bensì della dimostrazione di quello che è a tutti gli effetti il suo potenziale prestazionale in questo momento. Perché Vinales è riuscito a ripetersi altre 4 volte sotto il muro dell’1:29, unico tra tutti i piloti ad abbattere tale limite, a conferma di quanto sappia essere forte con gomme nuove e del feeling acquisito con la Yamaha M1 fin qui. Sarà interessante verificare, tuttavia, quella che è la sua consistenza lungo l’arco di un numero di passaggi maggiormente significativo, perché fino ad ora l’alfiere della casa di Iwata si è limitato a mettere insieme uscite da 5/6 giri, dunque senza approfondire particolarmente il suo rendimento sulla distanza di gara.
Lavoro, questo sul passo, sul quale si sta invece concentrando maggiormente lo spagnolo della Honda Marc Marquez. Il campione del mondo in carica è stato lo “stakanovista” della giornata, superando quota 100 giri accumulati, dimostrando in particolare un ritmo davvero impressionante per livello e continuità. Marquez è stato l’unico tra i big ad effettuare una parziale simulazione di gara, divisa in due parti da 15 e 14 giri rispettivamente, girando con apparente facilità sul passo dell’1:29 medio-alto. L’impressione è che, nonostante quest’oggi abbia pagato dazio sulla prestazione pura nei confronti di Vinales, se la gara si dovesse disputare domani, il grande favorito sarebbe proprio l’alfiere della Honda.
Gli altri al momento faticano a reggere tale livello. Valentino Rossi, in particolare, non è stato in grado di avvicinare il limite prestazionale imposto da Vinales e Marquez, attestandosi su tempi sul giro molto elevati e su un passo compreso tra l’1:29 alto e l’1:30 basso, battuto quest’ultimo con maggiore regolarità dall’italiano della Yamaha. Mancano al momento diversi decimi in entrambe le configurazioni, insomma.
Ducati è ancora più indietro rispetto al gap già accumulato da Rossi. Andrea Dovizioso è stato piuttosto veloce sul singolo giro, ma a livello di passo il suo limite attuale lo vede impossibilitato a scendere sotto il muro dell’1:30. Jorge Lorenzo, se possibile, è ancora più in difficoltà rispetto al suo compagno di team, attestandosi su un ritmo compreso tra l’1:30 medio-alto e l’1:31 basso. Il lavoro da fare, a Borgo Panigale, è tanto.
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Foto: Marco Fattori