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Atletica, Filippo Randazzo: “Obiettivo le Olimpiadi 2020. Agli Europei per la Finale. Un modello? Rutherford, un Campione bianco contro animali da pedana”
Filippo Randazzo è esploso nel weekend saltando 8.05m ai Campionati Italiani Indoor di atletica leggera. Il 20enne ha strappato il minimo per gli Europei al coperto che si disputeranno a Belgrado (Serbia) dal 3 al 5 marzo e ora punta davvero in alto. Oggi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
I sogni di Filippo Randazzo sono chiari: “Le Olimpiadi di Tokyo 2020 e, nell’immediato, gli Europei U23 di Bydgoszc di metà luglio dove con 8 metri di andrà sul podio e, arrivando all’8.15 del minimo, sui Mondiali di Londra”.
Gli obiettivi per gli Europei Indoor: “Inseguivo la partecipazione, ora ho la terza prestazione continentale stagionale e una maggior consapevolezza: ambisco alla finale e poi…chissà”.
Ci sono ampi margini di miglioramento “nella velocità e nella stabilità: l’8.05 è arrivato con un salto fatto d’istinto e ben poco di tecnica”.
Il suo modello è Greg Rutherford, Campione Olimpico a Londra 2012: “Un campione di tutto, bianco, un fisico normale e costretto a confrontarsi con una serie di animali da pedana. Un po’ come me”.
Massimo rispetto per Jacobs e Howe: “Marcell è un amico, Andrew un riferimento. Essermi infilato tra loro mi pare improbabile”.
Poi Filippo ripercorre i suoi inizi nell’atletica leggera: “Dopo gli esami di terza media, a 14 anni. Giocavo a calcio, ala destra. San Cono ha 2500 abitanti, non ha né piste né società. Un professore supplente mi notò e convocò i miei. Papà, tramite amici, arrivò alla Pro Sport 85 dei fratelli Giarrizzo: Filippo è il Presidente, Carmelo il mio coach. Coi suoi allievi ha vinto titoli regionali e uno nazionale nel giavellotto. Ha sede a Valguarnera, Enna, a 35km da casa. Ci alleniamo su un pistino”.