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Formula 1

F1, analisi della nuova Ferrari SF70-H: modello convenzionale, pronta già una versione B?

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La 63esima monoposto ideata nella Scuderia Ferrari per il Mondiale di Formula 1 2017 è pronta a dar battaglia in questo Mondiale di F1 2017, puntando come sempre al massimo possibile cioè la vittoria. SF70-H, è questo il nome della nuova nata sotto l’insegna del Cavallino Rampante, figlia di un cambiamento regolamentare che ha pochi precedenti nella storia del Circus. In questa stagione infatti, a differenza del passato, le novità hanno riguardato l’aumento del carico aerodinamico, il miglioramento dell’aderenza della vettura e, conseguentemente, delle prestazioni a differenze delle ultime annate, caratterizzate da limitazioni da questo punto di vista.

Come valutare la Rossa 2017 che stamane con Kimi Raikkonen ha completato un installation lap prima di rientrare ai box e sarà protagonista del “Filming day” nel pomeriggio con Sebastian Vettel?  Nel progetto 668, seguendo le indicazioni delle nuove regole, è stato realizzato un muso allungato e l’ala a freccia, così come la “pinna” sul cofano motore, per sfruttare al meglio le nuove gomme Pirelli più larghe 6 cm (ciascuna) all’anteriore, 8 al posteriore. Dal punto di vista del telaio, a differenza della Mercedes, è stato scelto il cosiddetto “passo corto” cioè  la distanza tra l’asse di una ruota anteriore e l’asse della ruota posteriore posta sullo stesso lato. Una soluzione che, sulla carta, non convince in quanto renderebbe non così semplice il bilanciamento aerodinamico del retrotreno e, per questo, i tecnici ferraristi starebbero lavorando nella revisione iniziale della SF70-H, allungando la parte compresa tra l’aiscope e l’asse posteriore della vettura, quindi direttamente anche il passo. Molto simile al 2016 è il muso. Anche questo modello, infatti, ha confermato la parte anteriore con protuberanza senza stravolgere l’avantreno, aspetto importantissimo per una monoposto.

Per quanto riguarda le novità, sul “davanti” e’ visibile un condotto con funzioni aerodinamiche, mentre alle spalle del pilota l’archetto di protezione (roll-hoop) che ingloba la presa dinamica del motore e’ totalmente ridisegnato. Rivisto anche l’alloggiamento delle sospensioni, che mantengono lo schema a puntone (push-rod) davanti e a tirante (pull-rod) sul retrotreno.

Venendo al tema motore, anch’esso ha subito poche variazione. La più grande riguarda il quantitativo di benzina utilizzabile da ciascuna vettura in gara. E’ prevista una maggiore  percentuale di tempo sul giro a pieno regime, passata da 100 a 105 kg totali, mantenendo pero’ la stessa portata massima di carburante (100 kg/ora). Il propulsore 062 è un’evoluzione del precedente e potrà ricevere diversi aggiornamenti.

Un progetto convenzionale diverso da quello delle frecce d’argento. Sarà comunque, come sempre, il cronometro a giudicare in modo inequivocabile la resa della “nuova belva” di Maranello.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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