Artistica
Ginnastica, Serie A 2017 – L’assenza delle big si fa sentire, l’Italia delle giovani riparte. Da digerire nuovi Punteggi, ma la Brixia è un carroarmato
L’assenza delle big si è fatta sentire in pedana. Il pubblico deve ancora abituarsi all’assenza (almeno momentanea) di Vanessa Ferrari, Erika Fasana, Carlotta Ferlito, Martina Rizzelli, Enus Mariani. Sono state loro le paladine dell’artistica italiana nell’ultimo quadriennio e non è facile assistere a una gara italiana con così tante assenze, con i nomi di spicco rimasti a casa (Ferrari esclusa, vestiva i panni di allenatrice).
Con anche Elisa Meneghini a mezzo servizio (si è vista solo al volteggio con un semplicissimo avvitamento) e con Lara Mori incappata in due cadute, la prima tappa della Serie A1 2017 di ginnastica artistica (caratterizzata da qualche errore di troppo) è stata caratterizzata dai primi sprazzi del ricambio generazionale che per ovvi motivi dovrà avvenire nel prossimo quadriennio.
Il progetto Road to Tokyo 2020 è già ben avviato ma servirà ancora del tempo alle giovanissime per poter crescere e arrivare ai livelli sperati: l’obiettivo dell’Italia è quello di giocarsi qualcosa di importante nei prossimi anni, con la nuova leva e con le veterane ancora presenti. Non sarà facile.
Dovremo anche abituarci al nuovo Codice dei Punteggi, le cui pieghe devono ancora essere ben recepite dagli appassionati e ancora ben digerite dalle stesse atlete. Il livello visto al PalaRuffini di Torino non è stato dei più alti: siamo soltanto a febbraio ed è difficile vedere uno stato di forma molto elevato visto che gli appuntamenti più importanti della stagione sono ancora in là nel tempo.
Giorgia Villa, Asia D’Amato e Alice D’Amato sono state le più brave del pomeriggio insieme a Elisa Iorio e Giada Grisetti. Bene anche il ritorno di Martina Maggio e Martina Basile dopo dei problemi fisici. Si sono visti alcuni interessanti passaggi tecnici ma il lavoro da fare è ancora tanto.
Una cosa, in fin dei conti, non è cambiata: la Brixia Brescia dominatrice. Le Campionesse d’Italia hanno letteralmente fatto gara in solitaria, rifilando sette punti alla più immediata avversaria. Nonostante una formazione priva di tutte le stelle, sono bastati i talenti delle giovanissime per far saltare il banco. Una squadra infinita con praticamente tutto il meglio della nostra Nazionale, attuale e futura: onestamente c’è davvero poco da fare, il primato non è in discussione, tre anni di imbattibilità sono davvero incredibili.
Un applauso al sorprendente Centro Sport Bollate (quarto) e alla caparbietà della Forza e Virtù 1892 di Novi Ligure: una squadra solida che ha conquistato il terzo gradino del podio alle spalle dell’Artistica 81 Trieste in cui, giusto per rimanere in tema di ricambio generale, detta ancora legge l’eterna Federica Macrì (Campionessa d’Europa con la squadra a Volos 2006) affiancata dalla rientrante Tea Ugrin (da recuperare assolutamente). La Gal Lissone, senza Ferlito e con Meneghini praticamente a riposo, è andata in difficoltà al pari della Giglio Montevarchi.
Prossimo appuntamento con le gare italiane tra un mese: 1-2 aprile con lo spettacolo del Trofeo di Jesolo, l’Italia sfida le corazzate USA e Russia nella gara più prestigiosa sul nostro suolo, la quarta più importante a livello internazionale. La Serie A, invece, ritornerà il 7-8 aprile con l’attesissima tappa di Roma davanti agli oltre 10mila spettatori del PalaLottomatica.
(foto Giorgia Urbani)