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Golf, European Tour 2017. Terzo giro sospeso per oscurità. Un trio al comando dell’Hero Indian Open, Matteo Manassero perde terreno

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Le avverse condizioni meteo del weekend continuano ad influenzare l’andamento dell’Hero Indian Open (montepremi 1,75 milioni di euro), torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, in corso di svolgimento a Delhi sul percorso par 72 del DLF Golf and Country Club. Il terzo giro è stato sospeso per oscurità e al comando per ora c’è il trio composto dallo spagnolo Carlos Pigem, dall’inglese Eddie Pepperell e dal detentore del trofeo, l’indiano SSP Chawrasia, tutti a pari merito con 6 colpi sotto il par dopo 11 buche della penultima tornata.

Alle loro spalle si fa largo il sorprendente malese Gavin Green, quarto con 5 colpi sotto il par grazie ad un giro pressoché impeccabile (-6 dopo 17 buche), il migliore di giornata, che gli ha consentito di recuperare 15 posizioni e di issarsi momentaneamente ai piedi del podio. Perde quota, invece, l’inglese David Horsey, scivolato in quinta posizione (-4) con un terzo giro finora in linea col par e appaiato al nordirlandese Michael Hoey. Restano ampiamente in corsa per la vittoria anche lo scozzese Scott Jamieson e il francese Grégory Havret, settimi con un punteggio di -3.

Un double bogey alla buca 6, invece, condiziona la prova dell’azzurro Matteo Manassero, che perde terreno e si trova attualmente in nona posizione con 11 buche completate nel terzo round. Manassero è affiancato dai due statunitensi Peter Uihlein e Paul Peterson con un colpo sotto il par, precedendo lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, 12° e in linea col par, e l’indiano Anirban Lahiri, 19° a quota +2. I punteggi molto bassi sul field indiano rivalutano la prestazione di Edoardo Molinari, 28° con 4 colpi sopra il par e autore di un terzo giro chiuso col punteggio di +1, mentre Nino Bertasio è 48° con 7 colpi sopra il par al termine di un round estremamente altalenante, caratterizzato da due double bogey alle buche 7 e 16 e da un eagle alla buca 9. Il taglio, infine, non ha risparmiato Renato Paratore, che a metà gara non è andato oltre l’86° posto a quota +9.

mauro.deriso@oasport.it

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 Foto di Valerio Origo

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