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Ciclismo
Gand-Wevelgem 2017, il percorso: gara aperta a diverse soluzioni. Ci sono novità
Domenica si svolgerà in Belgio, con uno sconfinamento in Francia, l’edizione numero 79 della Gand-Wevelgem, tra le più prestigiose Classiche del Nord. Facente parte del World Tour, il campione uscente è Peter Sagan: andiamo a vedere il percorso, con i 249 chilometri che collegano Deinze, sede di partenza, e Wevelgem, dove si trova l’arrivo.
Nei primi 130 chilometri poco da segnalare, se non qualche piccola ma non incisiva asperità. Qui la fuga potrebbe prendere vantaggio. La prima salita in programma è il Catsberg, con una pendenza media dell’8% e una massima al 22 su fondo in asfalto. Da qui in avanti si susseguono diversi strappi e muri, che potrebbero scremare il gruppo. Seguirà il Kokereelberg, incalzato in rapida successione da Vert Mont e due scalate allo Zwarte Berg da due diversi versanti. Si arriverà così al chilometro 150 di corsa.
Al chilometro 166 il gruppo si troverà di fronte al primo Baneberg, molto stretto con 300 metri quasi al 10% di pendenza: quasi un antipasto al Kemmelberg, affrontato dal versante Belvedere. 3 chilometri con fondo in pavé, pendenza media del 4% ma una massima che supera il 20. Subito dopo il Monteberg, un chilometro di lunghezza al 7%. Da qui, con 180 chilometri nelle gambe, la corsa può cambiare.
A questo punto della competizione troviamo la grande novità di questa edizione, con strade semi-asfaltate che potrebbero ricordare le strade bianche. Tre settori in 5 chilometri, con il primo che presenta anche una leggera pendenza ed è spesso sferzato dal vento nei suoi 2 chilometri. In totale, questi settori misurano 4 chilometri.
Al chilometro 210 e 215 ritroviamo il Baneberg e il Kemmelberg, questa volta affrontato dalla parte più impegnativa: solo 500 metri ma all’11% di pendenza, con punte al 22%. Per raggiungere il traguardo mancano 35 chilometri facili che offrono la possibilità di rimonta al gruppo in caso di attacchi nella parte centrale della corsa. Molto potrebbe cambiare in base alle condizioni meteo e del vento.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Pier Colombo