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Moto3, Mondiale 2017: Enea Bastianini, un altro inizio lento può costare caro. Serve migliorare in fretta

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Una delle delusioni maggiori per il motociclismo italiano, nella prima tappa del Mondiale 2017, in Qatar, è stata senza dubbio Enea Bastianini. Il 19enne riminese ha terminato infatti la corsa di apertura della stagione fuori dalla zona punti, in 16esima posizione, faticando nel corso dell’intero fine settimana a trovare un feeling effettivo con la sua Honda, occupando sempre posizioni intorno al 20° posto. Il risultato maturato in gara, dunque, è stato semplicemente il riflesso di quanto messo in mostra precedentemente dal pilota del team Estrella Galicia. Il che si va ad aggiungere ad un pre-campionato in cui Bastianini non è mai stato particolarmente rapido, affacciandosi solo saltuariamente nella top ten, per di più nemmeno nelle primissime posizioni. Ciò conferma un dato, e cioè che l’adattamento del pilota di Rimini alla nuova struttura spagnola in cui si trova a correre, unita alla versione 2017 della moto della casa nipponica, non è stato dei più felici.

Lo stesso Emilio Alzamora, attuale manager della struttura per cui corre Bastianini, ha confermato che ancora Enea non si è adattato al 100% alla metodologia di lavoro adottata da Estrella Galicia, dovendo dunque completarsi tale passaggio prima di avere, presumibilmente, un pilota in grado di esprimere al massimo il suo potenziale, nonché quello della moto che ha a disposizione. Difficile capire in cosa consistano le divergenze tra le filosofie di tale binomio pilota-squadra, ma un dato di fatto è sicuro: se si vuole lottare per il campionato, non si possono perdere gare e porzioni di stagione tra risultati mediocri e difficoltà varie. Tra l’altro, per Bastianini questa non è purtroppo una novità assoluta, nella sua pur breve carriera: già nel 2016, quando era ancora in forze nel team Gresini, Enea faticò ad ingranare ad un livello davvero elevato, conquistando il primo podio stagionale solo alla settima gara in calendario, in quel di Barcellona. A testimonianza che, oltre alle succitate differenze nella metodologia di lavoro, forse è in primis il pilota che necessita di un percorso di adattamento più lungo del dovuto con le novità che gli si presentano davanti. Il che può essere un limite non da poco, se si vuole ambire ad un certo tipo di traguardo. 

La speranza è che Bastianini possa invertire quanto prima tale tendenza, perché il talento non gli manca. Ed anche per via del fatto che il pilota ed il team di Alzamora, in passato, si sono “annusati” e corteggiati vicendevolmente a lungo, arrivando a creare delle frizioni tra lo stesso centauro di Rimini ed il suo ex “capo” Fausto Gresini, sul finire della stagione 2015. Sarebbe dunque davvero tragicomico, se un matrimonio così cercato e voluto si risolvesse in una esperienza deludente per ambo le parti.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Profilo Twitter ufficiale Enea Bastianini

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