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Ciclismo

Parigi-Roubaix, i promossi: Cancellara svetta

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Tutti si aspettavano Fabian Cancellara. Lo svizzero ha mantenuto le attese, ma anche altri atleti hanno sicuramente disputato una Parigi-Roubaix degna di lode: tra questi, spiccano Vanmarcke e Gaudin.

Non sarà stato il miglior Cancellara di sempre, ma la locomotiva di Berna ha portato a casa l’ennesimo, grandissimo successo della sua straordinaria carriera. Le sue accelerazioni non sono così incontenibili come in altre occasioni, eppure, come al solito, fanno male. Molto male. Quello sprint finale senza quasi alzarsi sui pedali è la perfetta dimostrazione delle sue caratteristiche: una potenza innata, due garùn (il termine dialettale con cui Alfredo Binda si riferiva alle gambe) che sviluppano un’energia incredibile, impressionante.

Positiva, ovviamente, la prestazione di Sep Vanmarcke, che solo in volata cede a questa grande forza della natura. Il fiammingo della Blanco, vincitore dell’Het Volk 2012, mostra incoraggianti segni di miglioramento: non tutti i talenti esplodono alla tenera età di Sagan, dunque per questo venticinquenne c’è da attendersi qualche ulteriore passo in avanti nei prossimi mesi che potrebbe renderlo una costante minaccia per ibig delle classiche.

Va premiato il coraggio di Damien Gaudin, uno dei tanti piccoli Voeckler cresciuti alla Europcar e che incarna alla perfezione quel ciclismo sanguigno, sempre all’attacco e sempre in fuga del team francese: pistard e cronoman, ha saputo dimostrare ottime doti anche sulle infernali pietre di Roubaix, portando a casa un ottimo quinto posto.

foto di Graham Watson

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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