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Nuoto. Assoluti Riccione 2017: LE PAGELLE. Detti un tris che vale, Carini l’uomo nuovo e Magnini intramontabile

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MARTINA CARRARO 7: non è arrivata a Riccione nella condizione ottimale ma quando c’è da lottare lei risponde presente. La battaglia senza quartiere dei 100 rana con Arianna Castiglioni stavolta premia la ligure trapiantata in Emilia. Non arriva il tempo limite ma l’obiettivo minimo di completare il crono per la qualificazione della staffetta sì.

ARIANNA CASTIGLIONI 6.5: meno brillante rispetto a ieri ma entra in acqua con il coltello fra i denti e mette il fiato sul collo a Carraro. Bella sfida e arriva una sconfitta che è una spinta a fare meglio.

GIACOMO CARINI 8: non smette di crescere il piacentino e, di questo passo, potrebbe diventare a breve una delle punte della Nazionale azzurra. Un italiano competitivo nei 200 farfalla è una piacevole novità. Parte baldanzoso, pure troppo e nel finale soffre tantissimo ma riesce comunque a migliorarsi e ad ottenere il quinto tempo mondiale stagionale, oltre al record italiano che già gli apparteneva. Lo scorso anno esplose in estate, se si ripete può essere una delle sorprese in positivo di Budapest.

SILVIA DI PIETRO 7: conclude un assoluto da quattro fatiche più staffette varie con l’ennesimo titolo non condito dal record italiano che sembra possibile al mattino ma non arriva sl pomeriggio. Non è la migliore Di Pietro e lei lo sa. Deve sgombrare la testa da cattivi pensieri ma sembra essere cresciuta di livello. Fa bene anche quando non è al meglio e questa è una buona notizia anche in prospettiva staffetta veloce.

NICCOLÒ BONACCHI 7: i 50 sono la sua gara e lo ribadisce una volta di più riprendendosi il titolo a cui aspira. Ai Mondiali non ci sarà, alle Universiadi sì è per lui è già un successo.

SIMONE SABBIONI 7: la vittoria senza sorriso dei 100, il secondo posto con festa dei 50. È uno strano campionato italiano quello di Sabbioni che a Budapest andrà in quando miglior dorsista italiano in prospettiva salvezza. Due settimane fa era ricoverato in ospedale, oggi è di nuovo in cima alle classifiche tricolori. Ha l’aria di chi si è tolto un peso e ora è pronto a ripartire.

SIMONA QUADARELLA 8: vola in testa alla classifica mondiale stagionale anche nei 1500 dopo gli 800. Sognare non costa nulla e con questi miglioramenti è autorizzata a pensare in grande, che in questo caso potrebbe significare prima finale mondiale per questa giovanissima che sfida distanze e stanchezza con classe e tenacia.

LUCA PIZZINI 8: non è accompagnato dallo squillo di trombe delle grandi star, eppure tra i grandi del nuoto azzurro c’è eccome. Bronzo europeo a Londra, partecipazione a Rio, qualificazione a Budapest in sequenza. In mezzo il cambio di allenatore che non ha intaccato la sua carriera. Piace per autorità e continuità. Stupirà ancora?

ILARIA CUSINATO 6.5: la cura Morini, al momento, funziona a metà. La veneta di conferma regina dei 200 misti ma non avvicina il tempo limite per Budapest. Tanti i cambiamenti quest’anno ed è ancora presto per raccogliere i frutti del lavoro con il gruppo dei medagliati olimpici, soprattutto fin quando c’è la scuola di mezzo.

SARA FRANCESCHI 6.5: non è al meglio, la giovanissima toscana ma lotta con il coltello fra i denti. Piace il carattere e la voglia di reagire alla sfortuna. Ci si può contare per il futuro, nemmeno troppo lontano.

GABRIELE DETTI 8: un altro en plein. Sale sul tetto del mondo nel 2017 anche nei 200 stile libero, tre ori individuali, dá spettacolo e non rimpiange la scelta (spiega in modo colorito, fra una seduta in bagno e l’altra) di rinunciare ai 1500. Si migliora sfiora il record italiano di Brembilla nei 200 che non farà a Budapest. È tonico, in gran forma. È lui l’uomo dei campionati.

FILIPPO MAGNINI 7.5: se questa sarà la sua ultima gara agli Assoluti, bisogna dire che ha chiuso il sipario alla grande perché per 150 metri il pesarese mette pressione a Detti e comunque chiude con un ottimo tempo. Un esempio per tutti.

 

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Foto di Diego Gasperoni

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