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Golf, accordo di 11 anni tra la Federgolf ed Infront

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Si è svolta questa mattina, presso il Circolo del Tennis del Foro Italico, la conferenza stampa di presentazione dell’accordo di partnership tra la Federazione Italiana Golf ed Infront Sports & Media. La notizia era nell’aria da qualche giorno ed oggi sono stati resi noti i dettagli: l’accordo durerà 11 anni e riguarderà media, gestione degli eventi, marketing e diritti digitali dei più rappresentativi eventi golfistici. Ovviamente si tratta di una notizia importante soprattutto in chiave Ryder Cup, competizione al centro dell’accordo.

Il futuro del golf italiano sarà radioso, forse siamo arrivati al punto in cui i dubbi potrebbero essere finiti”, ha commentato con soddisfazione il presidente della Federgolf Franco Chimenti. “Con questo accordo stiamo costruendo un ponte per il golf futuro che non avrà precedenti in Italia. In questo periodo ho dovuto assistere al capovolgersi dell’entusiasmo sulla Ryder, ma è tutto normale per me. Avevo già detto che c’era un’attesa spasmodica per l’evento”. La Ryder Cup sembra essere solo il punto di partenza di questa partnership. L’intenzione della Federazione è infatti quella di sviluppare e rendere più solido l’intero movimento. “Oggi il golf italiano non merita tutta questa attenzione ma la meriterà. Infront è un gruppo di proporzioni mondiale che ha deciso di firmare un accordo di tale entità con il golf italiano. Garantisco che loro stanno facendo un affare che andiamo a fare insieme”.

La partnership conclusa con la FIG rappresenta un cambio di passo per Infront in Italia”, ha commentato Luigi De Siervo, amministratore delegato di Infront Italia. “L’accordo di 11 anni ci consente di lavorare con tranquillità, incidendo in maniera significativa sulla trasformazione di questo sport sia dal punto di vista economico, sia sotto il profilo dell’ampliamento della base dei praticanti. Il progetto infatti, prevede proprio lo sviluppo dell’intero movimento golfistico italiano, sfida che Infront ha accettato ed in cui crede fermamente. “Abbiamo visto un grande potenziale perché partiamo da un’idea forte, una grande visione, ma volevamo anche un tempo per ammortizzare e andare a conquistare nel tempo quel valore che oggi non c’è ma che ci sarà. Volevamo un progetto che potesse catturare pubblico e sponsor. Noi non acquistiamo nessun diritto, noi abbiamo capito la visione di Chimenti e di Montali, di inserire la Ryder Cup al centro di un progetto per costruire un percorso”.

 

Foto: Twitter Ryder Cup

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