Judo
Judo, Europei 2017: l’Italia si presenta con grande fiducia dopo i successi olimpici
Dopo anni nei quali il judo italiano era sceso negli Inferi delle gerarchie internazionali, il 2016 ha rappresentato un anno di svolta per i colori azzurri, infondendo grande fiducia in tutto il movimento nazionale. Proprio in occasione della stagione olimpica, dunque, l’Italia si è trovata improvvisamente proiettata di nuovo tra le grandi protagoniste internazionali di questo sport.
L’inversione di marcia ha avuto inizio esattamente un anno fa, in occasione dei Campionati Europei di Kazan’. Sui tatami russi, il lungo digiuno di medaglie internazionali è stato interrotto nel medesimo giorno da due medaglie di bronzo firmate Elios Manzi (60 kg) e Fabio Basile (66 kg). Questi due podi, che già da soli avrebbero rappresentato un’ottima prestazione rispetto ai risultati delle stagioni precedenti, si sono trasformati in realtà nel primo capitolo di una favola. Si arriva così alla spedizione a cinque cerchi, con i risultati che ben consciamo: a Rio 2016, Fabio Basile ha ben pensato di ribaltare tutti i pronostici laureandosi campione olimpico dei 66 kg con un ippon sul numero uno mondiale e campione iridato in carica, il sudcoreano An Ba-Ul. Impresa sfiorata anche Odette Giuffrida, splendida medagliata d’argento nella categoria 52 kg, fermata solamente dalla kosovara Majlinda Kelmendi, che aveva dalla sua la forza della storia e della prima medaglia di sempre del suo Paese nella storia delle Olimpiadi. A contorno, due giorni dopo, arriverà anche il quinto posto dolce-amaro di Matteo Marconcini (81 kg): medaglia sfiorata, ma grande risultato per un judoka che ha dovuto aspettare l’ultimo torneo utile per ottenere la qualificazione ai Giochi.
Sulla scia di questi splendidi risultati, in Italia si è incominciato a respirare una nuova aria per quanto riguarda il pianeta judoistico: anche senza Manzi e Basile, due dei grandi protagonisti della passata stagione, intorno alla squadra azzurra si è instaurato un clima favorevole, anche grazie alla ventata di tanti nuovi volti che effettueranno il loro debutto in una grande competizione internazionale. Saranno presenti a Varsavia, ad ogni modo, sia Giuffrida che Marconcini, così come due atlete esperte come Edwige Gwend (63 kg) ed Assunta Galeone (78 kg) a guidare questa squadra ambiziosa ma cosciente del tanto lavoro che c’è ancora da fare.
Una medaglia da parte di uno dei leader e risultati incoraggianti da parte dei giovani sono gli ingredienti richiesti per continuare la dinamica positiva iniziata uno anno fa in Russia, con due obiettivi futuri in linea di mira: quelli dei Mondiali di Budapest e, più a lungo termine, quello di costruire una squadra competitiva nel maggior numero possibile di categorie per Tokyo 2020.
giulio.chinappi@oasport.it
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Immagine: IJF