Seguici su

Ciclismo

Amstel Gold Race 2017: poker di Philippe Gilbert! Kwiatkowski battuto, show sulle Ardenne! Colbrelli nono

Pubblicato

il

Quaranta chilometri di spettacolo puro sulle Ardenne: Philippe Gilbert è uscito vincente da una straordinaria lotta all’Amstel Gold Race 2017 al termine di un testa a testa con Michal Kwiatkowski, con il belga che ha attaccato addirittura a 40 chilometri dall’arrivo con altri uomini. Nona posizione per Sonny Colbrelli, il migliore degli italiani.

Prima parte di gara classica, con la fuga che si è staccata dopo qualche chilometro e alcuni tentativi. Lars Boom (LottoNL – Jumbo), Nikita Stalnov (Astana), Mads Wurtz Schmidt (Katusha – Alpecin), Stijn Vandenbergh (Ag2r La Mondiale), Tim Ariesen (Roompot – Nederlandse Loterij), Michal Paluta (CCC Sprandi), Brendan Canty (Cannondale – Drapac), Johann Van Zyl (Dimension Data), Kenneth Van Rooy (Sport Vlaanderen – Baloise), Pieter Vanspeybrouck (Wanty – Groupe Gobert), Vincenzo Albanese (Bardiani – CSF) e Fabien Grellier (Direct Energie) hanno preso vantaggio sul gruppo, che inizialmente ha lasciato spazio facendo lievitare il vantaggio fino a 7′ in breve tempo. Da quel momento, non ha più concesso nulla stabilizzando il gap. Una volta arrivato in vista degli ultimi 100 chilometri, però, ha alzato il ritmo, riportandosi sotto i 5′ di distanza.

I primi movimenti delle squadre dei big si sono visti al secondo passaggio sul Cauberg, dove ci sono stati anche alcuni attacchi, subito rintuzzati dalla testa del gruppo. Successivamente la Bmc ha preso in mano le operazioni, facendo impennare l’andatura a 70 chilometri dal traguardo, provando a rendere dura la corsa in favore di Greg Van Avermaet, vincitore sette giorni fa della Parigi-Roubaix, e riportandosi a meno di un minuto dai battistrada, molto affaticati anche a causa del vento piuttosto intenso durante la gara. Con il gruppo lanciato, tutti i fuggitivi sono stati riacciuffati tra i -50 e i -40. 

Appena in tempo per accendere la miccia sul Kruisberg: Tiesj Benoot (Lotto Soudal) ha attaccato deciso, portando via un gruppetto di 6 uomini comprendente Bert-Jan Lindeman (Lotto NL – Jumbo), Michael Albasini (ORICA – Scott), Sergio Henao (Sky), Nathan Haas (Dimension Data) e Philippe Gilbert (QuickStep-Floors), grande favorito della vigilia. Poco dopo sono rientrati anche Ion Izagirre (Bahrain – Merida) e Jose Joaquin Rojas (Movistar), formando un gruppetto molto interessante di 8 uomini con un leggero margine di vantaggio sul resto del gruppo, che però ha perso compattezza nel tentativo di inseguire sull’Eyserbosweg. Sfortunatissimo, Benoot ha perso contatto dalla testa della corsa a causa di un problema meccanico.

Altra accelerazione in gruppo sul Keutenberg, a poco più di 30 dall’arrivo: Michal Kwiatkowski (Team Sky) è riuscito a sbarazzarsi della compagnia di Greg Van Avermaet (Bmc), Alejandro Valverde (Movistar), Fabio Felline (Trek Segafredo) e Tim Wellens e riportarsi sulla testa della corsa, distante una decina di secondi. Il quartetto rimasto ha provato ad andare via di ritmo ed è stato raggiunto qualche chilometro dopo da Bob Jungels (QuickStep-Floors), Rui Costa (UAE Emirates) e Warren Barguil (Sunweb), sempre ad una distanza ridotta dai primi nell’avvicinamento all’ultimo passaggio sul Cauberg.

Sulla salita simbolo della corsa, però, non ci sono stati scossoni e le posizioni si sono cristallizzate, con i primi inseguitori che sono scivolati a 30” dai migliori mentre il gruppo principale è andato ben oltre il minuto di distacco. Anche il Geulhemmerberg è passato senza fare danni, mentre sul Bemelerberg, nonostante una pendenza molto bassa, prima Kwiatkowski e poi Gilbert hanno abbattuto le difese degli avversari, scavando un vantaggio decisivo pedalata dopo pedalata, metro dopo metro. Il vincitore della Sanremo e il vincitore del Fiandre hanno trovato subito l’accordo e sono riusciti ad involarsi verso la volata a due. 

Nel rettilineo finale i due si sono studiati, con Gilbert in testa. Kwiatkowski ha provato a lasciare lo spazio per partire in progressione come alla Sanremo e la sua impostazione della volata sembrava ancora una volta vincente quando è riuscito a prendere 5 metri di vantaggio. Il polacco, però, potrebbe essere partito troppo presto e in una volata allo sfinimento Gilbert è riuscito a chiudere il buco e a superarlo negli ultimi 75 metri firmando il poker all’Amstel Gold Race, in quella che ricorderemo senza dubbio come la più bella degli ultimi anni.

Michael Albasini ha regolato il gruppetto dei battuti davanti ad Haas e Rojas, rispettivamente in quarta e quinta posizione. Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) ha chiuso al secondo posto la volata del gruppo (rientrato sugli inseguitori con Van Avermaet e Valverde, oltre Felline e altri), tagliando il traguardo in nona posizione al termine di una buona gara, che però si è sviluppata in maniera troppo selettiva per consentirgli di competere per il successo.

Twitter: @Santo_Gianluca

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

gianluca.santo@oasport.it

Foto: Pier Colombo

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità