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MotoGP, GP Americhe 2017: Marc Marquez al bivio, tra una Honda non ancora al top e…Top Gun Viñales

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L’anno scorso, di questi tempi, si registravano le performance d’inizio Campionato tanto convincenti quanto sorprendenti da parte di Marc Marquez, in quella che sarebbe poi stata la stagione della sua quinta corona iridata nel Motomondiale, terza nella classe regina. Sì, perché la RC213V 2016 non pareva essere nata sotto la buona stella e i problemi palesati in quasi tutte le sessioni di test ufficiali preseason non lasciavano presagire nulla di buono per il Cabroçito e la Casa dell’Ala.

Al contrario, quasi miracolosamente, Marquez esordì con un buon terzo posto in Qatar e proseguì con la roboante doppietta Argentina-Texas, nei due successivi GP. Perché questo breve excursus storico-agonistico sul fenomenale funambolo di Cervera e sulla insaziabile Repsol Honda? Perché il Mondiale 2017 appena iniziato sta vivendo una fase pressoché inversa rispetto alle prime fasi dello scorso: quest’anno la nuova moto è arrivata (almeno sulla carta) più pronta ai nastri di partenza del Campionato e con un Marc Marquez abbastanza tranquillo e consapevole del suo (del mezzo) potenziale.

Peccato per lui/loro che i recenti “numeri” di Losail e Termas de Rio Hondo non abbiano seguito lo stesso trend Dopo il deludente 4° posto all’esordio, MM93 è riuscito addirittura ad auto-eliminarsi in Argentina, quando era saldamente in testa alla gara, da poleman, cavalcando un bolide bianco-rosso-arancio che pareva imprendibile per tutto il resto della compagnia. E nel frattempo, un tale connazionale chiamato Maverick Viñales faceva due su due issandosi, irriverente, sulla cima iridata a quota 50 punti.

Morale della favola: il prossimo GP delle Americhe, ad Austin, rappresenta per il disorientato protagonista principale della nostra storiellina il primo bivio della sua stagione sportiva… Lo spagnolo della Yamaha sta letteralmente terrorizzando il Circus del Motomondiale da tre mesi a questa parte, lasciando solo le briciole a Rossi, Honda e Ducati, dai primi test pre-campionato di Sepang fino alla bandiera a scacchi di Termas de Rio Hondo, dieci giorni or sono.

Il divario in classifica di Marc Marquez da Maverick Viñales è già di 37 punti (!) e, se i vari Redding, Crutchlow, Folger e Miller possono non rappresentare degli scogli insormontabili per l’iridato in carica, la risalita iridata deve passare dai sorpassi in gara e nella generale ai danni di Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, fino ad arrivare a “belzebù” Viñales… Un’escalation prestazionale che, per l’iberico più giovane e vincente dell’HRC, deve assolutamente partire dal circuito texano, dove si è imposto in tutte e quattro le edizioni in cui la MotoGP ha corso dal 2013 al 2016. Scacciare ogni dubbio su una RC213V probabilmente non ancora al top, esorcizzare i fantasmi di un Top Gun che pare volare troppo in alto per tutti: Marc, sveglia! E scegli la strada giusta…

giuseppe.urbano@oasport.it

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