Ciclismo
Amstel Gold Race, gli outsider: azzurri per il riscatto
Se Sagan e Gilbert possono essere considerati i favoriti assoluti dell’Amstel di domenica, altri corridori vanno tenuti sotto osservazione. Non siamo, infatti, alla vigilia della Roubaix, quando si sapeva che il favorito era uno e che, salvo cataclismi, avrebbe vinto lui, come effettivamente successo: le strade del Limburgo possono permettere a molti atleti di sparare le proprie cartucce.
Presente alla partenza con il dorsale numero 1, in quanto vincitore dell’ultima edizione, sarà Enrico Gasparotto. Tra Parigi-Nizza e Sanremo il friulano dell’Astana ha dimostrato una buona condizione e vorrà sicuramente difendere con le unghie e con i denti il titolo conquistato nel 2012.
L’Amstel è forse la classica del Nord che si adatta meglio a Damiano Cunego: anche il veronese ha iniziato bene la stagione e, più in generale, la sua Lampre-Merida dovrà fare qualcosa di concreto, dopo le grandi delusioni arrivate tra Fiandre e Roubaix, magari affidandosi anche a Diego Ulissi, oltre che al veneto.
Alle spalle di Gasparotto, l’anno scorso si piazzò Jelle Vanendert, passista-scalatore capitano di una Lotto-Belisol che, quando si corre da queste parti, vuole sempre essere protagonista; discorso simile per la Blanco, erede della Rabobank, la quale cercherà di ottenere qualcosa di buono con Lars Boom e Bauke Mollema.
Anche la Omega Pharma-Quick Step ha discrete carte da giocare con Niki Terpstra, Gianni Meersman e Peter Velits; infine, occhio a quel Thomas Voeckler, capitano della Europcar, che sulle Ardenne si scatena sempre.
Tanti atleti, dunque, potranno insidiare Sagan e Gilbert; la caccia è aperta.
foto Bettini
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