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Tennis, Fed Cup 2017: missione compiuta per l’Italia, ma questa squadra ha bisogno di crescere
L’Italia resta nel World Group II di Fed Cup dopo aver sconfitto Cina Taipei per 3-1. Missione compiuta dunque dalle azzurre, che hanno vinto i primi tre singolari, assicurandosi dunque la vittoria. Un successo che puó risultare ancora più prezioso, perchè nei prossimi giorni l’ITF potrebbe rivoluzionare la Fed Cup e ampliare il numero di partecipanti al World Group e dunque l’Italia potrebbe anche compiere un doppio salto.
Va comunque ricordato che le avversarie di questo fine settimana a Barletta non erano certamente tra le principali protagoniste della classifica mondiale e, nonostante questo, le asiatiche sono andate vicine a conquistare almeno un punto. Prima Martina Trevisan e poi Sara Errani hanno sofferto tantissimo contro Ya-Hsuan Lee, sconfiggendola solamente al termine di un match combattuto.
Errani che ha portato a casa due punti, ma che ha dimostrato di essere ancora lontana dalla sua miglior condizione. I problemi al servizio persistono, ma preoccupa anche una minor mobilità rispetto al passato e poca incisività con i colpi da fondo campo. Per vincere contro Taipei è bastata una Sarita in questo stato di forma, ma contro avversaria di altro calibro l’esito sarebbe stato sicuramente diverso e a sfavore dell’Italia.
Tathiana Garbin ha il difficile compito di ricostruire praticamente da zero la squadra e va detto che comunque ha avuto il coraggio di puntare sulle giovani. Martina Trevisan ha fatto il suo esordio da singolarista ed è stata brava a vincere alla fine la sua partita. Lei, Jasmine Paolini e Camilla Rosatello rappresentano il futuro dell’Italia, ma su di loro c’è ancora moltissimo da lavorare.
Obbligatorio strutturare un programma importante per queste ragazze, che devono cominciare a giocare i tornei del circuito WTA e non limitarsi solamente a quelli minori. Tutte e tre sono ancora lontane dalla Top 150 e questo deve essere l’obiettivo minimo in stagione da raggiungere. Ora come ora questa Italia non è una nazionale che puó competere a livello di World Group e il rischio comunque di lottare sempre per non retrocedere è molto elevato.
Certo ci sarebbe Camila Giorgi, ma i rapporti con la Federazione sono ormai vicini allo zero e rivedere in maglia azzurra la marchigiana sembra praticamente impossibile. Eppure Camila sarebbe fondamentale per questa Italia, che si trova nella difficile base della ricostruzione e ha bisogno di qualche base concreta su cui ripartire. Accontentiamoci ora di questo 3-1 e di una vittoria che puó comunque ridare morale a tutto l’ambiente e poi dal prossimo anno, magari nel World Group I, si tornerà a lottare per la salvezza.
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foto: Twitter Federtennis