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Amstel Gold Race: nuovo arrivo, la tattica cambia

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L’Amstel Gold Race cambia vestito rispetto alla tradizione: sulla scia dell’ottimo Mondiale di Valkenburg, il traguardo della corsa della birra non è più posto in cima all’arcigno Cauberg, come da tradizione sino allo scorso anno, bensì 1800 metri più avanti, al termine di un lungo rettilineo.

Ci saranno ben 34 berg, ovvero ascese, lungo i 260 km del percorso, eppure è probabile che tutto si giochi proprio sull’ultimo Cauberg; anche se, per le modifiche apportate al tracciato, non basterà più avere lo “scatto secco” sulle rampe della collinetta di Valkenburg per arrivare sul traguardo a braccia alzate, perché i quasi 2 km conclusivi potrebbero dare tempo e modo ad altri atleti di organizzarsi. Intendiamoci, poco cambia per i due favoriti della corsa, ovvero Peter Sagan e Philippe Gilbert: si tratta di due corridori-Sagan in particolare-che hanno dimostrato di saper vincere in ogni modo, tanto con scatti in salita, quanto con azioni di finisseur, sino, naturalmente, a saper regolare un gruppo non troppo nutrito allo sprint. Diventa però importante la squadra; da questo punto di vista, il fenomeno slovacco dovrà evitare quell'”uno contro tutti” nel quale si è ritrovato alla Freccia del Brabante di mercoledì, stretto nella morsa di BMC e Omega Pharma…salvo poi districarsi in modo sensazionale, ovvio. Sarà importante, per la Cannondale, mantenere una “seconda punta” sempre a fianco del capitano, pronta ad andare a chiudere sul Cauberg o, perché no, ad attaccare in prima persona per mettere in difficoltà le altre squadre: chi, se non Moreno Moser?

Gilbert avrà invece Greg Van Avermaet, un altro atleta che sfugge ai tradizionali canoni del velocista e del passista, essendo capace di imporsi tanto in volate ristrette, quanto con azioni personali; può darsi, quindi, che il fiammingo e il trentino possano rivestire un ruolo di assoluta importanza su quell’ultimo Cauberg…e potrebbero anche essere loro stessi a giocarsi la vittoria finale, perché no.

foto Bettini

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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