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Golf, Gian Paolo Montali: “La Ryder Cup è un affare per il governo italiano. Roma sarà il centro del golf europeo”

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Nella giornata di ieri Gian Paolo Montali, direttore generale dell’edizione 2022 della Ryder Cup, si è presentato davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato per sciogliere, per l’ennesima volta, i dubbi riguardanti l’organizzazione della manifestazione da parte dell’Italia, ed in particolare della città di Roma, e soprattutto la fattibilità dal punto di vista economico, oggetto di discussione negli ultimi mesi. L’ex CT della nazionale italiana di pallavolo ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport raccontando come è andata.

Direi che è andata molto bene. C’è stata qualche domanda un po’ faziosa mentre altre denunciavano una scarsa conoscenza del progetto. Ad esempio, mi hanno chiesto chiarimenti sugli introiti, confondendo i 70 milioni di ricavi con il possibile miliardo dell’indotto, che è una cosa completamente diversa. C’è ancora un’opposizione ideologica forte verso questo tipo di manifestazioni”. L’incontro ha però avuto anche risvolti positivi, dando a Montali la possibilità di chiarire l’importanza del progetto Ryder oltre che per il governo italiano, motivo per il quale era stato convocato, anche per il movimento golfistico italiano. “Mi hanno chiesto di visionare il progetto di sviluppo del golf in Italia nei prossimi dodici anni. Non ce l’avevano mai chiesto quindi non lo avevo con me, ma provvederò ad inviarlo presto alle commissioni. Ho chiarito che la Ryder Cup è un affare per il governo italiano. È anche un investimento sul made in Italy, genererà posti di lavoro, sarà importante per il turismo. A fronte di 60 milioni di contributi versati attraverso il Coni, ne torneranno a casa 83 di introiti fiscali da tutto il movimento golfistico nei prossimi undici anni, oltre alle percentuali sui premi di gara. Il nostro obiettivo è arrivare ad oltre 100 tornei durante questo lasso di tempo”. I diritti commerciali di queste manifestazioni infatti, sono stati già ceduti ad Infront per 40 milioni di euro.

La polemica sui 97 milioni di euro di garanzia del governo quindi, si è rivelata essere sterile e si è già sgonfiata. “Si tratta appunto, solo di garanzie. Il governo investe senza rischi. L’esborso vero e proprio è a carico della Federgolf. La Ryder Cup non è mai stata in discussione, ma ora, con l’inserimento delle garanzie necessarie nella manovra finanziaria, posso dire che l’operazione è andata in porto”.

Il prossimo passo è quindi iniziare ad organizzare l’evento. ”Nei prossimi giorni ho un incontro con il campo, il Marco Simone Golf Club, di Lavinia Biagiotti. È necessaria una ristrutturazione del percorso ed anche in questo caso chiarisco subito che non costerà un euro di denaro pubblico. Il 23 maggio inoltre, incontrerò gli assessori del Comune di Roma. Il Marco Simone ospiterà anche l’Open d’Italia nel 2021 e nel 2022. Per anni Roma sarà il centro del golf europeo”.

 

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Foto: Twitter Federgolf

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